PERUGIA - È felice per il terzo titolo stagionale, la Coppa Italia appena conquistata a Bologna. Va però cauto sul futuro. Lo scudetto, per la precisione. «C’è tempo, si gioca ancora molto». Gino Sirci, patron della Sir Susa Vim Perugia che non conosce rivali in questa stagione (tre titoli vinti su tre in palio), adotta lo stile Lorenzetti, pacatezza e riflessione, quando è chiamato a parlare delle prossime tappe che attendono i suoi Block Devils. «Come dice il nostro coach, dico di cercare di fare le cose bene, per arrivare a tornare in Champions il prossimo anno». La riconquista di un posto in Europa è dunque l’obiettivo finale di una stagione fin qui coronata di successi. Ma proprio in virtù del percorso fatto, il patron bianconero, chiede a tutti di avere testa sulle spalle. Poter tornare in Champions significa fare la finale (cioè arrivare in fondo ai playoff) «che poi ci dobbiamo giocare, quindi dico cerchiamo di fare bene le cose. In Europa vogliamo ritornarci presto, ma serve continuare a lavorare». Della serie «cerchiamo di non montarci la testa, abbiamo sempre una bella salita davanti, non c’è nessuna discesa». È un Gino Sirci schietto quello che racconta le sue emozioni il giorno dopo una battaglia contro due squadre toste come Milano e Monza. Una battaglia vinta anche grazie ad una spinta importante arrivata dagli spalti.
Un aspetto che sta molto a cuore al presidente Sirci, orgoglioso «di un muro bianco che anche a Bologna ha dato i brividi». «Quello che si è visto è stato uno spettacolo, i canti, i coriandoli all’inizio e alla fine, quello che è il movimento sopra al parquet, dà veramente i brividi. Un movimento che rappresentava una maglia, una squadra, una regione e che è diventato enorme nel giro di pochissimo tempo su un territorio piccolo come l’Umbria, dove ci sono tanti altri sport, secondo e va celebrato». Con i suoi tifosi (a Bologna erano un migliaio) la città «eccelle in questo sport, la fa da protagonista».