Esame di Stato, Peroni (ex provveditore) ai 2.536 maturandi: "Così torniamo alla normalità"

Esame di Stato, Peroni (ex provveditore) ai 2.536 maturandi: "Così torniamo alla normalità"
di Renato Vigna
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Giugno 2022, 12:44

“Ai ragazzi dico: questo è l’esame di Stato con cui torniamo progressivamente alla normalità”. Il Covid non è ancora sconfitto ma dopo due anni in cui è stata la pandemia a dettare le regole, i 2.536 maturandi della Tuscia potranno finalmente respirare un po’ dell’aria che circolava tra i banchi prima dell’emergenza. “Devono e possono stare tranquilli e sereni. Il tutto – spiega Danilo Peroni, responsabile dell’ufficio scolastico provinciale – è stato studiato dal ministero per valorizzare quanto hanno fatto in questi ultimi tre anni, tenendo conto di come siano stati difficili. Sono sicuro che avranno modo di valorizzare le conoscenze e le competenze acquisite”.
Ma per quello che una volta si chiamava provveditore, il significato della Maturità va oltre. “Spero che lo affrontino con entusiasmo. A ridossoo, tutti lo abbiamo vissuto come un mento difficile e di tensione. Ex post – racconta – lo ricordiamo però come uno dei più belli della nostra vita. Che possa essere per loro un’esperienza di piena soddisfazione per mettersi alla prova con spirito positivo e che rappresenti un trampolino di lancio verso la loro vita futura, che sia lavorativa o universitaria”.
Si inizia domani con la prima prova scritta. Saranno 2.423 i candidati interni e 113 gli esterni, per un totale di 2.536 maturandi. Le classi interessate sono 134 mentre le commissioni coinvolte 67 suddivise su 42 sedi d’esame, ovvero plessi scolastici. Solo tre commissioni ieri mattina erano ancora da chiudere: a parte questo 5%, la maggioranza dei presidenti ha accettato l’incarico. Rispetto alla situazione pre-covid, in cui oltre al presidente venivano da fuori anche tre dei sei membri della commissione, adesso sono tutti interni.
Ma per facilitare i maturandi, considerando le condizioni di studio e di vita degli ultimi due anni, le differenze rispetto al periodo precedente alla pandemia sono anche altre: la prima prova di domani, italiano, sarà scelta dal Miur e sarà uguale per tutti.

Le tracce, però, saranno sette. La seconda prova di giovedì, quella di indirizzo, sarà invece scelta dai docenti della materia in ogni singolo istituto. E l’orale, che inizierà il 27, partirà da un materiale scelto dalla commissione, come una fotografia, una tabella di dati, un testo. “Tutte scelte – conclude Peroni – dettate dalla consapevolezza delle difficoltà dovute alla pandemia e dalla volontà di venire incontro ai maturandi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA