Disinnescata e fatta brillare la bomba
della Seconda guerra mondiale

Artificieri al lavoro per disinnescare la bomba
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Sabato 1 Settembre 2018, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Viterbo. Questa mattina, all’interno dell’aeroporto Fabbri, gli artificieri dell’Esercito provenienti dal 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma sono intervenuti per attuare le operazioni di dissotterramento, disinnesco e brillamento dell’ordigno bellico risalente alla II Guerra Mondiale.

L’ordigno, rinvenuto lo scorso 24 agosto dai Baschi Azzurri dell’Aviazione dell’Esercito, in un’area compresa tra il 1° Reggimento “Antares” e il Comando Sostegno dell’Aviazione dell’Esercito, è una bomba d’aereo americana armata e non in sicura, di 100 lbs e contenente 35 Kg di tritolo.

Terminate le operazioni di delimitazione dell’area e di segnalazione dell’evento, unità dell’Esercito hanno operato in sinergia e collaborazione con tutte le autorità competenti sul territorio. Nel giorno in cui i viterbesi si preparano a festeggiare Santa Rosa, patrona della città, Prefettura, Comune, Esercito, Aeronautica Militare, Forze dell’ordine e Protezione Civile hanno lavorato all’unisono, ognuno per la propria sfera di competenza, per definire nel dettaglio tutte le misure di sicurezza da attuare per garantire l’incolumità dei cittadini.

Le operazioni di evacuazione, iniziate alle 6 del mattino, hanno interessato un raggio di 1,5 Km dal punto di rinvenimento dell’ordigno, coinvolgendo circa 750 persone tra cui gli ospiti della Casa di Cura “Nuova Santa Teresa”.

Al termine dell’evacuazione, gli artificieri del 6° Reggimento Genio, hanno dato inizio alla prima fase dell’operazione, la più delicata e rischiosa: il disinnesco dell’ordigno. L’operazione consiste nella rimozione delle spolette (due congegni meccanici posti all’estremità della bomba che ne determinano l’esplosione). Terminata la fase "uno" la bomba è stata fatta brillare in un'apposita zona dell'aeroporto. Le operazioni si sono concluse alle 16.

Per motivi di sicurezza dalle 9,30 alle 14 sono state chiuse diverse strade che ricadevano nella "zona rossa" tra cui la superstrada Orte Civitavecchia nel tratto compreso tra l'uscita Viterbo terme e Viterbo Nord creando disagi alla circolazione



















 

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