Medici di famiglia tra rimborsi e multe, Vincenti (Spi-Cgil): "Così professione meno attrattiva, a danno di anziani e fragili"

Medici di famiglia tra rimborsi e multe, Vincenti (Spi-Cgil): "Così professione meno attrattiva, a danno di anziani e fragili"
di Federica Lupino
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:44

"I medici di famiglia? Già sono pochi, tutti queste vicende rischiano di rappresentare un deterrente per le nuove generazioni che si affacciano alla professione sanitaria. A tutto danno della fascia più debole della popolazione”. Cinzia Vincenti è la segretaria dello Spi-Cgil di Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo. Come rappresentante della categoria dei pensionati, ha letto con molta attenzione le ultime notizie riguardanti i camici bianchi della Tuscia. Da un lato, la decisione della Asl di chiedere a 16 medici su 192 convenzionati in provincia, un rimborso totale di 38mila euro per medicinali indebitamente prescritti. Dall’altro, la multa elevata dal Garante per la protezione dei dati personali al dottor Giuseppe Bagnato di Vitorchiano, accusato di aver violato la privacy dei propri pazienti per aver lasciato le prescrizioni in una cassetta fuori dallo studio.

"La notizia dei rimborsi chiesti ai medici di medicina generale non risulta al momento avere conseguenze dirette per gli anziani. Ma attenzione: questa vicenda va inquadrata nella situazione generale della categoria”, avverte la sindacalista. E continua: “Mi spiego meglio: in tutta la provincia di Viterbo sono rimasti 192 medici di base, come certifica la Fimmg. Un numero che non è mai stato così basso da quando questa figura è stata istituita.

E infatti sono sempre maggiori le difficoltà incontrate nel sostituire i medici che vanno in pensione”.

Significa che molti ambulatori, specialmente quelli dei centri con poche centinaia di abitanti, corrono il serio pericolo di chiudere, costringendo gli assistiti a rivolgersi a medici di paesi limitrofi. “A farne le spese – conferma Vincenti - sono soprattutto i piccoli comuni che costituiscono la maggioranza nella Tuscia. E le prime vittime di questa carenza sono proprio gli anziani e le categorie più fragili, ovvero i cittadini che hanno maggiori bisogni di salute e più difficoltà a spostarsi”.

Quindi, il commento sui recenti fatti che hanno coinvolto la categoria. “Pur non entrando nel merito della richiesta di rimborso né della multa inflitta al medico di Vitorchiano per violazione della privacy, come Spi riteniamo che occorra fare molta attenzione: una professione che già è ridotta all'osso perché sempre meno giovani sono disponibili ad intraprenderla, con questi provvedimenti rischia di diventare ancora meno attrattiva. E un'ulteriore diminuzione del numero dei medici di base significherebbe – avverte - non riuscire più a garantire la sanità sul territorio, prima interfaccia per le fasce più deboli".

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