Poggino, addio ai 17 milioni promessi

Poggino, addio ai 17 milioni promessi
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Giovedì 9 Agosto 2018, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 10:37
Si chiama governo del cambiamento. E in effetti per Viterbo qualcosa sta cambiando: «C'è un emendamento del governo al Milleproroghe che congela i 17 milioni per la riqualificazione delle periferie fino al 2020. Rischiamo di non vederli più». L'allarme lo ha lanciato Paolo Bianchini (Fratelli d'Italia), ieri in consiglio comunale. E ora si cerca di correre ai ripari per riavere il malloppo.
I fondi sarebbero linfa vitale per la riqualificazione del Poggino. Proprio qui lo scorso novembre, nella sede della Cna, l'allora premier Paolo Gentiloni firmò con l'ex sindaco Leonardo Michelini la convenzione sul bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Più di qualcuno avanzò l'ipotesi che fosse una mossa elettorale, ora invece dopo appena 9 mesi su quei 17,5 milioni si rischia lo scippo. Altri Comuni si stanno già organizzando. «In Toscana dice Bianchini - i sindaci si stanno mobilitando per scongiurare la perdita dei fondi: ci sono amministrazioni che hanno già preso impegni, firmato contratti, speso soldi in funzione del finanziamento». Viterbo? «Noi siamo rimasti bloccati perché ci sono state le elezioni continua ma l'assessore Claudio Ubertini ha ripreso subito in mano la pratica».
Ubertini in aula ha spiegato di essere in costante contatto con la presidenza del consiglio, ma le notizie non sono buone. «Il progetto è importante perché rivede tutto il quadrante nord della città, ci sono molte opere vitali per la zona artigianale e commerciale. Stiamo lavorando a un contro emendamento per riavere i fondi perché prorogare al 2020 uno stanziamento del genere significa di fatto toglierlo». Se finirà male? «Il governo spiega Bianchini - si assumerà le proprie responsabilità: la vicenda tocca anche sindaci di Lega e M5S, qualche problemino lo avranno. Confido in tutti i parlamentari locali per difendere il territorio».
Alternative per lo sviluppo della città sono al vaglio della maggioranza, che sta però lavorando prioritariamente sul nuovo bando rifiuti. In aula il sindaco Giovanni Arena ha detto di aver contattato gli altri sindaci del Lazio per coordinarsi, mentre la consigliera Martina Minchella (Pd) ha proposto un consiglio aperto agli imprenditori del Poggino. Ieri infine come anticipato dal Messaggero con il pagamento di 100 mila euro relativi al Cev si è chiuso definitivamente il caso Muroni.
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