L’ateneo della Tuscia pronto ad acquisire l’ex caserma dei Vigili del fuoco

La ex caserma dei vigili del fuoco alla Pila
di Carlo Maria Ponzi
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Martedì 19 Giugno 2018, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 17:28

Professor Alessandro Ruggieri, dopo il recente trasferimento dei Vigili del fuoco nella nuova sede della Cassia Nord, torna in auge l’utilizzo della vecchia caserma di via Oslavia. E’ ipotizzabile un interesse dell’Ateneo?
“Pur rispettando le prerogative istituzionali della Provincia, proprietaria della struttura, e la sua autonomia decisionale, l’università sarebbe interessata ad acquisire la disponibilità della ex caserma, considerando l’attiguità con Santa Maria in Gradi dove hanno sede il rettorato, il dipartimento di Scienze umanistiche della comunicazione e del turismo, l’auditorium, la biblioteca del Polo umanistico e altre strutture e servizi per gli studenti”.
 
Ha già parlato di tale intenzione con il presidente della Provincia Pietro Nocchi?
“Si. Tale prospettiva è stata proprio nei giorni scorsi correttamente manifestata per le vie brevi al presidente Nocchi, che è stato molto cortese e disponibile. Non c’è bisogno di sottolineare che potenziale acquisizione favorirebbe una riqualificazione dell’intera area adiacente all’attuale sede dell’Ateneo, per di più nelle vicinanze del Centro storico del capoluogo”.
 
Come si articolerebbe l’acquisizione?
“In linea di massima, l’università sarebbe disponibile, previo un accordo con l’ente di via Saffi che ci assegnasse l’immobile per un arco temporale molto esteso, a sostenere le risorse finanziarie per riqualificare l’immobile e renderlo fruibile per le esigenze didattiche, di ricerca e iniziative culturali, immaginando la possibilità di ricevere anche un sostegno da istituzioni e aziende”.
 
Come prevede di riempire l’ampio contenitore (circa 6mila metri quadrati)?
“Una volta acquisito e riqualificato, si potrebbero creare nuovi spazi per la didattica, per lo studio e l’aggregazione degli studenti, di cui l’Ateneo ha necessità per crescere e consolidarsi”.
 
Nell’ultimo lustro era stata lanciata anche l’idea di ospitarvi un polo bibliotecario, comprensivo delle biblioteche del Consorzio "Anselmi" e "Ardenti". 
“Il vecchio progetto di una biblioteca unica non è più di interesse per l’ateneo, anche in considerazione che in questi anni sono stati riqualificati, con risorse proprie, locali attigui alla Basilica di Santa Maria in Gradi, dove ora è ospitato l’intero patrimonio bibliotecario umanistico”.
 
Professor Ruggieri, crede che la sua proposta trovi doverosa accoglienza in tempi rapidi?
“Visto che le forze politiche e sociali del territorio, in modo unanime, hanno sostenuto ultimamente la centralità dell’Università nelle politiche di sviluppo socio culturale ed economico della città, ritengo che questa sia una buona occasione per dimostrare concretamente questo interesse”.

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