Calcio in crisi, il dibattito tra candidati sindaci: «Poca trasparenza e niente investitori»

Calcio in crisi, il dibattito tra candidati sindaci: «Poca trasparenza e niente investitori»
di Stefano Dascoli
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Martedì 23 Maggio 2017, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 12:18
L'AQUILA - Si è parlato delle difficili condizioni dello sport aquilano, e in particolare dell'Aquila calcio, nel confronto (foto) tra candidati sindaci che si è svolto nel pomeriggio di ieri a palazzo Fibbioni, organizzato dal Supporters' Trust L'Aquila me'. Il presidente, Marco Mancini, ha coordinato il dibattito. «C'è stata scarsa attenzione e c'è una diffusa precarietà - ha esordito Giancarlo Silveri di Riscatto popolare In ogni incontro esce fuori la palude in cui è affondata l'amministrazione. Bisogna voltare pagina». Nicola Trifuoggi, di L'Aquila Polis, ha sostenuto la necessità di un cambio societario («Con un presidente esterno, di fama») e della convocazione degli imprenditori per «convincerli a investire nel calcio, tenuto conto dell'arricchimento ottenuto con il sisma, in linea di massima lecito». Trifuoggi ha accusato la proprietà di «scarsa trasparenza» nella gestione della società: «Ciò ha portato a una reputazione pessima. Si deve ripartire dalla regolarizzazione dei conti». Pierluigi Biondi, del centrodestra, si è detto sorpreso nel confrontare l'attuale situazione con quella, passata, legata ad altri drammi, come Avellino e Udine, che hanno conosciuto importanti progressi in campo sportivo. «La politica non può fare propaganda per aziende legate al territorio ha aggiunto ma i tifosi possono farsi parte attiva per ciò che riguarda il fondo etico, per esempio o il coinvolgimento del Trust nella vita del sodalizio». «Il Comune non può non prestare attenzione ha detto Americo Di Benedetto creando le condizioni affinché i soggetti che possano avere interesse a un impegno siano invogliati a farlo. Parliamo di strutture sportive e di grande attenzione al settore giovanile». Carla Cimoroni, di L'Aquila chiama, ha stuzzicato gli imprenditori: «Li abbiamo già sollecitati a cacciare i soldi, a investire ciò che hanno guadagnato. C'è una parte di questa città che ha beneficiato della ricostruzione. Siamo consapevoli della situazione delicata dell'Aquila calcio e della gestione poco trasparente». Fabrizio Righetti, Cinque Stelle, ha detto che «chi ha amministrato non ha saputo ricucire tramite lo sport il tessuto sociale. E' mancata una seria programmazione». Claudia Pagliariccio, di Casapound, ha parlato di «tre anni disastrosi»: «Il calcio non è solo uno sport, fa parte del piano di ricostruzione sociale. E' evidente che molti imprenditori non hanno lasciato neanche un loro ricordo». Silveri e Di Benedetto hanno abbandonato il dibattito anzitempo, Pagliariccio li ha bacchettati. «Al di là degli impegni ha sintetizzato Mancini la cosa importante è che per la prima volta il tema viene riproposto al centro del dibattito politico».

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