L'Aquila, delitto in centro: Ullasci già pestato qualche giorno prima dell'aggressione fatale

L'Aquila, delitto in centro: Ullasci già pestato qualche giorno prima dell'aggressione fatale
di Marcello Ianni
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Venerdì 29 Marzo 2024, 07:27

La vittima avrebbe fatto ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell'Aquila qualche giorno prima dell’aggressione risultata fatale, nel frattempo slittano i funerali a dopo le festività Pasquali.

Da fonti sanitarie si apprendere che Teodoro Ullasci, di 52 anni, trovato morto una settimana fa in via Fortebraccio all'Aquila dopo essere stato colpito da un calcio e un pugno da parte di Carlo Omar Morales di 24 anni, avrebbe fatto ricorso alle cure dei medici del San Salvatore dopo aver riportato alcune lesioni al costato. Lesioni che potrebbero essere risultate fatali dopo il contatto anche questo piuttosto violento con lo stesso Morales. La vittima, a quanto pare, sarebbe morta da arresto cardiocircolatorio dovuto all’acutizzarsi di una lesione già presente. Resta il mistero del come e chi avrebbe costretto Ullasci a presentarsi al Pronto soccorso.

Due giorni fa sul cadavere dell’uomo, residente nel progetto Case di Tempera sono stati svolti gli accertamenti medico legali. Ci vorrà del tempo ma appare ormai assodato come il calcio sferrato alla vittima (probabilmente nello stesso punto dove i sanitari erano intervenuti in precedenza) insieme al cazzotto abbiamo avuto un ruolo centrale sull’arresto cardiocircolatorio. Ora è da definire il “peso” dell’aggressione. E proprio la novità di una possibile precedente aggressione subita da Ullasci può aver spinto la Procura a ritardare il nullaosta per i funerali.

«La ricostruzione difensiva proposta dai due indagati circa le motivazioni alla base dell’aggressione e del brutale omicidio di Teodoro Ullasci, pubblicata oggi su alcuni quotidiani locali, è in pieno contrasto con le inequivocabili risultanze investigative finora raccolte dalla Squadra Mobile dell’Aquila». È quanto dichiarano gli avvocati Rovelli e Rubiu, difensori della famiglia di Teodoro Ullasci. «Soprattutto con il filmato che riprende Morales e Balan depredare la propria vittima, ormai senza vita, dopo averne cagionato la morte a seguito di un brutale pestaggio. È nella sostanza- proseguono i due legali- un maldestro tentativo di affievolire le proprie responsabilità per fatti gravissimi, in ordine ai quali la famiglia Ullasci ci ha incaricato di accertare ogni elemento di verità.

Il nostro consulente medico legale, professor D’Ovidio, ci fornirà ogni elemento utile per sollecitare al Pm la contestazione ai due indagati del più grave reato di omicidio volontario premeditato, punito nel nostro ordinamento con la pena dell’ergastolo».

L’altro ieri lo stesso Morales e il romeno Alexandru Dumitru Balan (37), anche lui indagato in concorso morale con il primo, per aver raccolto un sampietrino da terra (non utilizzato quando il giovane si è accorto che Ullasci era nel frattempo esanime a terra) e partecipato prima di fuggire con l’amico, alla sottrazione di portafogli e cellulare della vittima, hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia. Entrambi sono assistiti dagli avvocati Giulio Agnelli e Chiara Camponeschi.
 

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