Stage gratuiti in azienda addio: dall'Ue una legge per aumentare l'indennità dei tirocinanti

Oltre mezzo milione di giovani dopo il diploma o la laurea fanno attività formativa presso un'azienda. Il rimborso spese in Italia non può essere inferiore a 300 euro

Stage gratuiti in azienda addio: dall'Ue una legge per aumentare l'indennità dei tirocinanti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 17:29

Addio agli stage gratuiti in azienda. Già quest’anno potrebbe essere messa la parola fine alle attività formative post diploma e laurea senza compenso, grazie a una risoluzione approvata dal Parlamento europeo nel corso del 2023 che invita la Commissione Ue ad aggiornare la raccomandazione del Consiglio del 2014 trasformandola in uno strumento legislativo “più forte”. Cioè in una vera e propria legge che obbligherebbe poi i Paesi membri ad adeguarsi. 

Statali, più assunti tra gli under 24: stipendio da 1700 euro, contratto da funzionario

Secondo quanto riporta il Guardian, questo invito dovrebbe portare già quest’anno all’approvazione di una proposta di legge che vieta lo stage gratuito per tutti i Paesi membri, fissando il compenso minimo a cui bisognerò adeguarsi.

In Italia non esiste lo stage gratuito, in quanto le linee guida introdotte nel 2023 dall’allora ministro del Lavoro Elsa Fornero hanno fissato un rimborso spese che non può essere inferiore a 300 euro, tuttavia laddove la Commissione Ue dovesse seguire le indicazioni presentate dal Parlamento potrebbe esserci un aumento dei compensi anche in Italia.

Statali, scatti di carriera decisi dai dirigenti. Zangrillo: «Potranno promuovere i dipendenti, come nel privato»

Le novità

La novità, quando la Commissione Ue farà una legge ad hoc, sta nel fatto che le attuali indennità di stage e tirocinio come definite dalle singole Regioni dovrebbero essere riviste in quanto commisurate alla retribuzione minima garantita dai contratti collettivi più rappresentativi tra quelli operanti in quello specifico settore.

L’importo dell’indennità, quindi, non sarebbe uguale per tutti ma variabile in base al settore d’impiego.

A beneficiare maggiormente della novità sarebbero coloro che oggi sono occupati in quelle Regioni dove il valore del rimborso spese per stage e tirocinio è più basso: pensiamo ad esempio alla Sicilia dove la soglia è fissata a 300 euro, o al Veneto dove è di 450 euro (ma può scendere a 350 euro nel caso in cui il tirocinante abbia accesso al servizio mensa). O ancora, ai 400 euro di Marche e Friuli Venezia Giulia, i 450 euro di Puglia, Umbria ed Emilia Romagna: tutte soglie che nel caso in cui la proposta del Parlamento Ue dovesse realizzarsi in una legge ad hoc andrebbero assolutamente rivisteal rialzo.

La proposta approvata dal Parlamento europeo a giugno 2023 si compone di due diverse parti: da una parte si interviene sui tirocini extra curriculari, quelli che non sono compresi nei corsi di studi, chiedendo che la retribuzione percepita sia in linea con il salario minimo applicato dal Paese in cui si tiene lo stage o comunque con i minimi fissati dai contratti collettivi (come nel caso dell’Italia dove un salario minimo garantito dalla legge non esiste); dall’altra, invece, per i tirocini curriculari, svolti durante il corso di studi, viene invece incoraggiata l’introduzione di un certificato comune europeo con il quale si attestano le conoscenze e le competenze acquisite. 

L’aumento delle indennità per stage e tirocini non sarà comunque imminente. Bisognerà prima attendere l’approvazione della legge da parte della Commissione Ue, dopodiché i singoli Stati dovranno adeguarsi. 

Quanti sono

​Il numero esatto delle persone che fanno stage ogni anno in Italia non è conosciuto ma sono all’incirca mezzo milione ogni anno. Il numero “sicuro” è quello degli stage extracurricolari, cioè quelli svolti una volta concluso il percorso formativo. Per l’ultimo anno per il quale disponiamo dei dati – il 2019 – il numero di tirocini attivati è pari a poco meno di 355mila: numero molto simile al 2018, per la precisione in lieve aumento ( + 1%). La fonte è il nuovo Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro, pubblicato proprio pochi giorni fa.

Il numero “ipotizzato” è invece quello dei tirocini curricolari, quelli svolti mentre si è iscritti a un percorso formativo formalmente riconosciuto – per esempio l'università, o un master, o un corso di formazione regionale. Per questo tipo di stage non vi sono rilevazioni regionali o nazionali né un monitoraggio del ministero dell'Istruzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA