Caldaie, asili, ricariche: le dieci variazioni per salvare la prossima rata del Pnrr

Mercoledì 12 Luglio 2023, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 12:25

Superbonus

Ok al cambio se l'impianto a gas è «performante»

di Roberta Amoruso

Dalle modifiche al Pnrr arriva anche il salva-caldaie. Basterà che le caldaie siano «più performanti», seppure sempre a gas, per rientrare tra gli incentivi coperti dai fondi del Pnrr. Così la proposta inviata a Bruxelles consente di rendicontare nel capitolo Pnrr l’installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione di quelle a minore efficienza per riscaldare case ed edifici e produrre acqua calda. Una svolta non da poco visto che poco più di un mese fa l’Europa ha fatto sapere all’Italia che non andava bene finanziare il Superbonus con 15 miliardi di Pnrr visto che le caldaie a condensazione non rispettavano i requisiti del DNSH – Do No Significant Harm (“non arrecare danno significativo all’ambiente”). In definitiva per coprire gli incentivi si rischiava di utilizzare solo fondi nazionali.

La via d’uscita da un cortocircuito pericoloso è arrivata ieri da un appiglio sulle caldaie a gasolio. È consentita ora «la sostituzione delle caldaie a gas con caldaie più performanti e non solo nei casi molto limitati di sostituzione delle caldaie a gasolio, che oggettivamente si verificano in casi rari e come tali non coerenti con gli obiettivi della misura, è scritto nel documento predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Inoltre, si aggiunge, «si è convenuto di definire un costo massimo di sostituzione della caldaia a gas (20%) rispetto al costo complessivo dell’intervento pienamente in linea con la reale attuazione dell’investimento». Altra cosa è l’obiettivo del piano REPowerEU che spinge ad installare almeno 10 milioni di nuove pompe di calore entro il 2027. Con il regolamento Ecodesign – e lo stop alle caldaie a combustibili fossili dal 2029 - si arriverà entro il 2030 ad almeno 30 milioni di impianti in più.

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