Crisi in Comune, gli scenari dopo l'addio della Sardellitti. Mastrangeli: «Pronto anche al voto»

Il Comune di Frosinone
di Gianpaolo Russo
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Domenica 17 Marzo 2024, 08:45

Un vero e proprio terremoto ieri ha scosso l'amministrazione Mastrangeli. In mattinata sono arrivate le dimissioni dell'assessore all'innovazione tecnologica, Alessandra Sardellitti e poco dopo le dichiarazioni del sindaco che chiede una verifica di maggioranza il cui esito è tutto da decifrare. Le dimissioni sono arrivate a seguito delle tante polemiche che l'hanno coinvolta. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, il caso delle immagini delle telecamere che avevano ripreso la sparatoria in via Aldo Moro avvenuta sabato scorso. Immagini fuoriuscite dal Ced (centro elaborazioni dati) diffuse da un membro della comunicazione dello staff del sindaco che aveva immediatamente rassegnato le dimissioni. Il bersaglio politico era diventato anche l'assessore al ramo per una sorta di "responsabilità oggettiva". Sia alcuni membri della stessa maggioranza di centro destra sia il centro sinistra erano pronti a chiedere una mozione di sfiducia nei suoi confronti. In realtà i rapporti all'interno della maggioranza che sostiene l'amministrazione Mastrangeli non sono stati mai buoni fin dall'inizio. La Sardellitti prima dell'elezione di Mastrangeli aveva fatto campagna elettorale per un altro candidato a sindaco: Mauro Vicano. Poi il sindaco, nella fase di ballottaggio, ha sottoscritto un accordo con la lista Vicano che lo ha sostenuto alle elezioni. Intesa mal digerita all'interno della coalizione di centro destra anche perché l'apporto di voti è stato ininfluente per l'esito, vista la vittoria schiacciante sull'altro antagonista Domenico Marzi. Fatto sta che la Sardellitti che proveniva dal centro sinistra (ex Pd) si è ritrovata in pochi mesi ad essere nominata assessore in una giunta di centro destra.

I DISSAPORI

Ciò ha provocato dissapori interni, specie nella lista Mastrangeli che alla fine è stata quella più penalizzata rimanendo senza assessorato. Ma nel corso di questi quasi due anni sono state diversi gli attriti che hanno interessato la Sardellitti. L'abitudine a pubblicare sui social alcune sue esternazioni non sono mai piaciuti al resto della giunta. Rapporti che oramai si erano deteriorati. Quindi i fatti dell'ultima settimana. Il primo cittadino ha dovuto prendere atto delle grandi divisioni esistenti.

LA POSIZIONE

Così ha emesso un comunicato che sa tanto di ultima chiamata alle armi: «Il sindaco ha dichiarato Mastrangeli - non può non prendere atto della complessità del quadro politico, attualmente presente dell'amministrazione comunale. Chiaramente, l'unico vero interesse rimane quello di centrare gli obiettivi del programma che non può subire rallentamenti o difficoltà di sorta per mancanza di maturità di alcuni amministratori. Si impone, a questo punto, una verifica a tutto tondo, delle forze e tra le forze che sostengono la maggioranza e la mia persona, quale sindaco, subito dopo la votazione sul bilancio, senza escludere alcuna soluzione». Tradotto: Mastrangeli non sembra più disposto a farsi logorare da personalismi, ambizioni di potere e trame sotterranee che hanno sinora caratterizzato il suo mandato. E quando parla di mancanza di maturità rivolto ad alcuni dei suoi vuol dire che il vaso è colmo. Ma prima c'è il bilancio. «Va approvato per salvaguardare il Comune ha detto - poi occorre verificare se ci sono ancora le condizioni per andare avanti. Se ci sono bene altrimenti si torna a votare».
Gianpaolo Russo
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