Crisi a Frosinone, l'attacco di Forza Italia a Mastrangeli ordinato dall'alto. E la Lega resta a guardare

Gli alleati ottimisti: le fratture saranno superate, il bilancio passerà

Crisi a Frosinone, l'attacco di Forza Italia a Mastrangeli ordinato dall'alto. E la Lega resta a guardare
di Gianpaolo Russo
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 08:26

«La crisi nell'amministrazione Mastrangeli in un modo o nell'altro verrà risolta e il bilancio verrà approvato». È questo il parere dei capigruppo dei partiti e delle liste che sostengono l'attuale governo cittadino. Il documento programmatico più importante dell'anno, quello del bilancio, passerà. L'unico dubbio è verificare con quanti voti per capire se si tratti solo di una tregua provvisoria oppure se la maggioranza si sia davvero ricompattata.

INATTESI

Di fatto all'indomani della larga vittoria di Mastrangeli a sindaco di quasi due anni fa, nessuno pensava che il sostegno all'attuale governo cittadino venisse a mancare proprio da chi era considerato una guardia pretoriana.

La carriera politica di Mastrangeli è stata sempre all'insegna di un partito: Forza Italia, con il quale divenne anche deputato nel primo governo Berlusconi. Da sempre Mastrangeli è stato vicino al gruppo azzurro che oggi lo attacca in maniera forte tanto da invitarlo, neppure troppo celatamente, alle dimissioni se non cambia passo. Ma dietro queste divergenze ci sono pressioni dei vertici in combutta con i vertici provinciali della Lega.

E chi lo avrebbe mai pensato che le divergenze maggiori provenissero dalla lista civica che porta il nome del sindaco? Ed invece proprio la lista Mastrangeli che ha portato in aula tre consiglieri è stata maggiormente penalizzata, senza nemmeno un rappresentante in giunta per far spazio all'accordo pre-ballottaggio con la lista Vicano. Da lì i primi malcontenti. E chi pensava che la Lega, partito di riferimento dell'ex sindaco, Nicola Ottaviani, e molto vicino anche a Mastrangeli, si sarebbe spaccata con il capogruppo Giovanni Bortone spesso su posizioni critiche?

LE REAZIONI

«È una crisi che si può ricucire dichiara il capogruppo della lista Per Frosinone, Sergio Verrelli. Il bilancio si approva, forse non a larghissima maggioranza, ma si va avanti». «Spero che vada a finire bene aggiunge Giovambattista Martino, capogruppo della lista Ottaviani - perché c'è un programma da portare a termine in una congiuntura politica favorevolissima con Governo nazionale e regionale della stessa colorazione politica. Sarebbe un suicido amministrativo non utilizzare questa opportunità. Certo non si può continuare così, con queste continue fibrillazioni, ma noi siamo allineati sul sindaco con l'obiettivo di portare a termine il programma elettorale».

POSSIBILISTI

«Per quanto mi riguarda - dichiara il capogruppo della lista Mastrangeli, Anselmo Pizzutelli - non è un problema di richieste di poltrone: per me è fondamentale l'azione amministrativa. Questa crisi va risolta rimettendo al centro gli interessi della collettività e mettendo da parte i singoli interessi dei partiti». Sulla stessa lunghezza d'onda il pensiero del capogruppo della Lega, Giovanni Bortone, mentre il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Scaccia chiede un cambio di passo oppure le dimissioni.

Chi appare allineato in questo momento è Fratelli D'Italia: «Il sindaco ha tutte le facoltà - spiega Franco Carfagna, il capogruppo - per poter ricucire gli strappi. Noi abbiamo aderito al progetto di Riccardo e si va avanti. Al momento non riteniamo ci siano motivi per staccare la spina. Il momento è delicato e ci auspichiamo che il clima torni sereno».

SOTTO ACCUSA

«Secondo me serve solo buon senso, lealtà e spirito costruttivo-  conclude Mauro Vicano capogruppo dell'omonima lista - finito spesso sotto attacco da alcuni esponenti di maggioranza per l'accordo del ballottaggio con il sindaco - Premesso che Mastrangeli avrebbe vinto lo stesso sono ragionamenti con il senno di poi che lasciano il tempo che trovano. In quel momento particolare è stato un appoggio importante sia dal punto di vista psicologico che numerico. Mastrangeli è talmente persona per bene che non considero proprio altre eventualità e che il patto non venga mantenuto. La Sardellitti meritava di rimanere: è stata brava e brillante. Io assessore? Vedremo».
 

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