Sicurezza, via al giro dei nuovi vertici per Aeronautica, Finanza e Marina

Sicurezza, via al giro dei nuovi vertici per Aeronautica, Finanza e Marina
di Cristiana Mangani e Sara Menafra
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Sabato 19 Marzo 2016, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 12:26
ROMA - È il primo set di una partita complessa che rischia di durare almeno fino a giugno. Lunedì nel corso del pre-consiglio dei ministri si comincerà a discutere di nomine ai vertici della sicurezza nazionale. La prima scadenza da rispettare riguarda il comandante di Stato maggiore dell'aeronautica: il generale Pasquale Preziosa va in pensione e deve essere sostituito. Due i nomi accreditati. Il primo è quello di Enzo Vecciarelli, sottocapo di Stato maggiore della Difesa da un anno, proveniente dallo Stato maggiore dell'Aeronautica e con un passato alla guida dei contingenti aeronautici nelle missioni estere (nel 2003 era a Nassiriya). Altro nome fortemente accreditato è quello di Carlo Magrassi, ex capo di gabinetto alla Difesa con il ministro Pinotti poi, per un breve periodo, consigliere militare del premier Matteo Renzi che di lui pare si fidi molto, e infine segretario generale della Difesa.

I RUOLI
È anche possibile che il pensionamento di Preziosa sia prorogato di un paio di mesi in modo da gestire tutta insieme una partita che si annuncia parecchio complicata. Entro giugno, infatti, vanno sostituiti anche il vertice dell'Aisi (i servizi segreti interni) e del Dis (il dipartimento che gestisce e coordina tutti gli 007), il capo della Polizia, quello della Marina militare e della Guardia di finanza. È qui che la partita si fa complicata e molto conterà come i desiderata del premier si incroceranno con dubbi e riserve che dovessero arrivare dal Quirinale. Il problema più delicato riguarda Emanuele Saltalamacchia, generale di brigata dei Carabinieri che Renzi vorrebbe vedere in almeno una di quelle caselle, sebbene non abbia ancora il grado di generale di corpo d'armata. Una delle ipotesi circolate in questi giorni è che Saltalamacchia venga nominato prefetto, magari proprio lunedì, saltando dalle gerarchie militari a quelle civili.

 

L'AUTHORITY
Già dopodomani potrebbe tornare in scena la questione dell'incarico di capo della gestione della sicurezza cibernetica italiana che Renzi vuole da tempo assegnare al manager amico Carrai. Accantonata l'idea che a lui potesse essere affidata un'agenzia dello Stato, restano due strade. La prima è formare una nuova authority, struttura agile e autonoma dal governo, che potrebbe vedere la luce in tempi molto rapidi ma che avrebbe esclusivamente poteri di verifica e controllo con nessuna possibilità di gestire autonomamente le spese necessarie a rafforzare il settore. L'altra ipotesi, più complessa ma non impossibile, è la costituzione presso la Presidenza del consiglio di un “ufficio per la sicurezza cibernetica”. Carrai lavorerebbe alle dirette dipendenze del premier che formalmente sarebbe il titolare di decisioni e spese. Sia come sia una volta stabilito, Renzi dovrà rivedere completamente il cosiddetto Dpcm Monti sulla cyber security. Un'operazione lunga che non potrà non passare per la valutazione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi (Copasir).

LE FIAMME GIALLE
Nel lungo elenco di scadenze degli incarichi ci sono poi il comandante generale della Guardia di finanza, Saverio Capolupo, e il capo della Polizia, Alessandro Pansa. Tre i nomi in corsa per l'incarico più importanti ai vertici delle Fiamme gialle: Giorgio Toschi, Luciano Carta e Vincenzo Delle Femmine. Anche in questo caso la scelta non sarà facile, tra il premier che sembra orientato a puntare su Toschi e Carta che pare piaccia molto al Quirinale. Su Toschi potrebbe pesare l'ombra dell'inchiesta che ha coinvolto il fratello Andrea, ex amministratore delegato della società Adenium, controllata da Sopaf, sotto accusa per aver dato una “mazzetta” all'ex presidente dell'Inpgi Andrea Camporese. Sulla successione ai vertici della Polizia si intrecciano i nomi del prefetto Franco Gabrielli con quello dell'attuale commissario di Roma, Paolo Tronca. Anche se, in questo caso, i giochi sembrano ancora tutti aperti.