Rieti, dopo un mese dalla denuncia
il Canera ancora ostruito dai rami
Le foto di come è ridotto il fosso

Rieti, dopo un mese dalla denuncia il Canera ancora ostruito dai rami Le foto di come è ridotto il fosso
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 27 Marzo 2017, 19:28

RIETI - Un mese dopo la prima denuncia rami, tronchi di alberi e cespugli sono ancora lì. Abbandonati sui terreni dei privati e, soprattutto, all’interno del torrente Canera, un fosso che serve a far defluire l’acqua in caso di abbondante pioggia.

Dopo i lavori per la pulizia della vegetazione lungo le linee elettriche, effettuato da ditte per conto dell’Enel, tutto è stato lasciato nell’abbandono, con buona pace delle proteste dei residenti e del rischio di esondazione. La promessa di pulizia entro 15 giorni fatta dall’Enel non è stata mantenuta e ora la situazione si fa critica: con l’arrivo della bella stagione la vegetazione sta ricrescendo, inglobando tronchi e rami lasciati a terra.
 

 


«Nessuno è venuto e siamo stati costretti a cominciare a nostro carico le pulizie del terreno», spiegano alcuni residenti della zona di Cerchiara che, per primi, avevano denunciato il caso.
Come da prassi E-distribuzione, società di Enel che si occupa della gestione degli impianti, ha appaltato i lavori per la potatura degli alberi lungo le linee elettriche a varie ditte, autorizzate anche a entrare in terreni privati per accedere alle aree dove passano i pali che sorreggono i cavi. Ovviamente le ditte devono provvedere anche allo smaltimento dei rami e degli alberi tagliati. Nella zona del Monte Tancia, dai proprietari dei terreni nella zona di Cerchiara e a ridosso del fosso Canera, erano arrivate numerose segnalazioni sullo stato di abbandono lasciato dagli operai dopo la potatura.

Le prime denunce raccolte anche dalla Forestale risalgono alla metà di febbraio. In quell’occasione E-distribuzione intervenne, assicurando che «La rimozione degli arbusti e dei rami dal fosso Canera sarà fatta quanto prima. Ovviamente e-distribuzione richiede a tutte le ditte la rimozione di arbusti e vegetazione». Come dimostrano le foto, tutto è stato lasciato nell’abbandono. «Siamo stati costretti a pulire a nostro carico il nostro territorio – spiegano alcuni abitanti della zona – perché non è possibile lasciare tutto così. Con l’arrivo della bella stagione quei cumuli diventano rifugio per rettili, topi e animali». Oltre a questo, ciò che più preoccupa è la situazione del fosso Canera: quel torrente serve a far defluire l’acqua fino al Turano in caso di pioggia abbondante. «Nel 1979 – ricordano i residenti – il torrente esondò.
L’acqua arrivò al bivio per Contigliano creando danni alle proprietà e causando la morte di molti animali».

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