Rieti, gli appuntamenti del weekend in città e in tutto il Reatino

Cristiano Califano e Peppe Servillo
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Sabato 24 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti del fine settimana in tutto il Reatino.

A Fara in Sabina, la parola incontra la musica con “Il resto della settimana”. Secondo appuntamento al Potlach con la stagione di teatro contemporaneo, questa sera alle 21, con Peppe Servillo che legge “La presa di Torino”, un racconto di Maurizio De Giovanni tratto dal libro “Il resto della settimana”, accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano, per l’esecuzione di alcune canzoni sportive. Un film in versi, un viaggio, una trasferta verso un’insperata vittoria del Napoli (che culminerà con la conquista del suo primo scudetto) di un eterogeneo manipolo di tifosi “malati” di tifo calcistico, accecato da una passione sfrenata e sfacciata. Il tutto contornato da orde di uomini che si agitano nello stadio e non solo. Un ambiente osservato con ironia, acume e con un occhio rivolto più alle gradinate che al campo di gioco, con personaggi che sembrerebbero inventati, ma che nella realtà esistono veramente. Uno spaccato del calcio a 360 gradi, ma anche uno spaccato della vita. Protagonista Peppe Servillo, cantante, attore, autore, una delle figure più eclettiche del panorama culturale italiano. Prenotazione obbligatoria via sms o whatsapp al 351/7954176.

Domenica alle 17, sempre al Potlach di Fara Sabina, partono gli appuntamenti con la stagione teatro per ragazzi. Si comincia con “La magica fiaba delle 4 stagioni”, del Potlach, con una “strana” coppia di musicisti che provano “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Una fiaba sulle quattro stagioni con scene comiche, tragiche e a volte assurde.

Secondo appuntamento con “Sentieri in Cammino”, rassegna di teatro e musica diretta da Massimo Wertmüller, questa sera alle 21 al teatro comunale Vicolo Primo di Poggio Moiano. In scena “Diva - Una sinfonia per Weimar”. Un omaggio all’epoca di Weimar, il periodo di fermento culturale che precedette l’avvento del nazismo in Germania. Protagonisti del testo, scritto da Antonella Ottai, sono Bruno Maccallini e Chiara Bonome, con musiche originali dal di Pino Cangialosi. Direttore lo stesso Maccallini, con progetto visivo di Salvatore Maira, realizzato da Francesco Ciccone. L’ingresso è di 8 euro, con prenotazioni all’e-mail postmaster@sentieriincammino.com.

Oggi a Mompeo, per “A porte aperte” diretto da Renato Giordano, lo spettacolo teatrale “Ho imparato a guardare la Luna”, della compagnia Bottega dell’Arte, scritto e diretto da Anna Fraioli. Sipario alle 18, ingresso libero. E’ una commedia divertente su temi che riguardano la collettività: le occasioni perdute importanti, se ciò che si fa nella vita, dal lavoro alle relazioni è ciò che si desidera realmente.

A Poggio Mirteto il carnevale non finisce mai. Un mese in maschera iniziato il 4 febbraio col carnevale dei bambini, poi il rinvio per il maltempo della kermesse dell’11 febbraio, domenica scorsa il carnevalone liberato e, domenica - sempre condizioni meteo permettendo - il carnevalone poggiano, il più antico del Lazio, che celebra la 160esima edizione. Gli organizzatori della Pro loco hanno allestito il programma: si parte alle 11, quando farà il suo ingresso in piazza Martiri della Libertà “Sua maestà carnevalone”, un enorme pupazzo in cartapesta che campeggerà per tutta la festa al centro della piazza principale di Poggio Mirteto e che sarà il simbolo della festa. Dalla tarda mattinata al primo pomeriggio, il concentramento dei carri allegorici, le macchine addobbate e i gruppi mascherati a piedi a Ponte Garibaldi (capolinea Cotral), da dove alle 14.30 prenderà il via la sfilata che, dalla rotonda, risalirà la Passeggiata e poi arriverà in piazza Martiri, dove ci saranno le esibizioni e le coreografie, tra la musica.

La sfilata di carri e gruppi sarà aperta dalla Banda musicale nazionale Garibaldina di Poggio Mirteto, la Blak brass band, le bande musicali di Montopoli di Sabina e di Gavignano, le majorettes di Montecompatri e il gruppo S-Banda-Ti. Alle 18, le premiazioni dei primi tre classificati di ogni categoria, dalle 18.30 la tradizionale processione dei “zoccoletti” e, alle 19, la cremazione tra suoni, canti e balli di Sua maestà carnevalone.

Domenica 3 marzo, poi, a Posta, ritornerà il carnevale postarolo, 27esima edizione, che quest’anno vedrà un carnevale in chiave “history edition”, con le frazioni e i Comuni limitrofi che porteranno una rappresentazione della propria storia e tradizioni: dai romani al medioevo, da Margherita d’Austria a San Francesco, con il corteo in maschera che arriverà fino a piazza degli Eroi, dove ci saranno gli spettacoli.

Secondo appuntamento di cultura di montagna del Cai di Rieti, oggi dalle 17, con una doppia presentazione di due recenti film, nella sede in via Picerli 59 (ingresso libero fino a esaurimento posti). Al termine della duplice proiezione, ci sarà spazio per il dialogo con il pubblico con addetti ai lavori. L’abbattimento di qualche settimana fa dell’orso M90 da parte della Provincia di Trento ha riproposto la complessità di un tema estremamente delicato, che non può essere risolto con la semplice eliminazione dell’orso. Il tema della paura, le necessità ambientaliste, le ragioni degli abitanti e del turismo, le ragioni dell’orso “che fa l’orso” sono alcuni degli aspetti che verranno trattati nella serata. Se in Trentino Alto Adige il tema è sentito anche a causa della morte di un runner attaccato dall’orsa JJ4 la scorsa estate, in Abruzzo la situazione è differente, perché è grazie all’orso marsicano, con i parchi naturali nati per tutelarlo, che c’è stata da anni una grande opera di educazione e di buone pratiche, che hanno attratto un turismo internazionale nelle aree interne. Di questo e di molto altro si parlerà con Federico Betta, il regista del film “La frequentazione dell’orso”, che ha il merito anche di tracciare la storia antica del rapporto uomo-orso in Trentino, e con il presidente nazionale dell’associazione “Salviamo l’Orso”, Stefano Orlandini. L’associazione ha prodotto il docufilm “Terre dell’orso” sulla sopravvivenza degli orsi marsicani. Le iniziative del Cai di Rieti sono curati da Ines Millesimi.

Sarà proiettato domenica alle 16, a Rieti, nella sala consiliare di Palazzo d’oltre Velino, il film documentario “La Morte Negata”, di Alessandro Amori, regista e produttore della Playmastermovie, una società benefit nata per diffondere contenuti di informazione indipendente, promuovendo spazi di libera espressione. Dopo il successo del docu-film “Invisibili”, la PlayMasterMovie torna con il film-denuncia dedicato a uno degli aspetti più drammatici dell’emergenza Covid, ovvero la morte in solitudine di centinaia di persone, senza il conforto dei propri cari. Nel documentario sono state raccolte le testimonianze di alcuni familiari delle vittime del Covid. Al termine della proiezione, seguirà un dibattito con possibilità da parte del pubblico di rivolgere domande ai relatori.

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