Roma, dossier Tronca, la risposta Raggi: una cabina di regia anti-corruzione

Roma, dossier Tronca, la risposta Raggi: una cabina di regia anti-corruzione
di Simone Canettieri
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Lunedì 27 Giugno 2016, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 12:24


Una cabina di regia interna con dirigenti, magistrati della corte dei conti ed esperti dell'Anac. E' la mossa che sta studiando Virginia Raggi come «autotutela» per far funzionare al meglio la macchina amministrativa. La relazione del commissario Francesco Paolo Tronca, dicono dallo staff del sindaco, «non l'ha colpita più di tanto: erano problemi che conoscevamo». Insomma, non è caduta dalle nuvole. Anche se l'ex prefetto di Milano le ha dato un benvenuto abbastanza inquietante. Descrivendo un Campidoglio infestato da «pericolose relazioni tra le organizzazioni criminali e l'area istituzionale, con possibili devianze dell'apparato burocratico-amministrativo locale». E proprio per evitare «il frequente ricorso alle procedure negoziate», così come «l'elevata frammentazione delle procedure e delle stazioni appaltanti», la grillina ha in mente di dotarsi di questa cabina di regia che lavorerà insieme all'Avvocatura. Fatta salva la possibilità, come prevede il contratto da lei sottoscritto, di sottoporre i principali atti amministrativi a uno Staff legale esterno (la Casaleggio Associati). Nella testa di «Virginia», raccontano i suoi, c'è la consapevolezza dei propri limiti. E cioè «che conosce la complessa macchina capitolina da 3 anni e non da 20».

LE IPOTESI
Insieme alle mosse tecnico burocratiche - oggi dovrebbero arrivare le prime delibere per gli incarichi di portavoce ad Augusto Rubei e di capo di gabinetto a Daniele Frongia - c'è da completare il puzzle della giunta. Inevitabile il confronto con Milano, dove Sala ha già presentato la squadra, mentre a Roma «tra veti e controveti e litigi delle varie corrente dei 5 Stelle bisognerà aspettare fino al 7 luglio, e quindi altri 11 giorni per avere un nuovo governo della città», incalza il deputato Pd Marco Miccoli. Per il pentastellato Luigi Di Maio «non esistono problemi» e la girandola di nomi che entrano ed escono «è solo gossip». Sempre Di Maio sul fascicolo aperto dalla Procura sulle consulenze non dichiarate dalla Raggi parla di «atto dovuto».
 
LA SQUADRA
Intanto, però anche il nome di Antonio Blandini, indicato come assessore «di scopo» alla partecipate, sta sfumando. Il Codacons lo tira in ballo nella vicenda Carife, una delle 4 banche coinvolte nel salvataggio del Governo Renzi «che ha prodotto danni immensi agli obbligazionisti dell'istituto» e per «una consulenza affidatagli dalla Regione Campani nel 2010». Una nomina, quella di Blandini, impallinata su Facebook anche da Ferdinando Imposimato (il magistrato che il M5S propose come presidente della Repubblica) sempre per via del ruolo ricoperto nel Comitato di sorveglianza della Cassa di Risparmio di Ferrara. Chi esce e chi entra, dunque. E' il caso di Daniela Morgante, ora viceprocuratore della Corte dei conti a Campobasso, già assessore al Bilancio nella prima fase della giunta Marino (meno di un anno). Lei non è stata ancora contattata, anche se non fa mistero di avere un buon rapporto con la Raggi. E potrebbe non essere l'unica ex mariniana in giunta: ai Servizi sociali si fa il nome di Francesca Danese, anche se la pratica è congelata. Di fatto a dieci giorni dall'annuncio la situazione è questa: al momento sicuri sono Paolo Berdini (Urbanistica), Paola Muraro (Ambiente), Luca Bergamo (Cultura) e Andrea Lo Cicero (Sport). Tra i probabili Cristina Pronello ai Trasporti e Flavia Marzano assessore alla Roma Semplice (Innovazione). Per il bilancio c'è l'idea Morgante e alle partecipate potrebbe finirci, al posto di Blandini, Salvatore Romeo, dirigente del Comune. Al commercio, invece, potrebbe essere nominata Donatella Visconti, che in un primo momento sembrava indirizzata al Bilancio. Non mancano i problemi: scontro De Vito-Frongia sulla polizia municipale, con il primo favorevole alla soluzione interna per il comandante, il secondo che avrebbe voluto prorogare Clemente per poi scegliere un esterno.