Roma, buddhisti in aumento dopo il Covid. «Con la pandemia è cresciuto l'interesse per la meditazione»

Tra i più frequentati il centro Ameco nel quartiere Prati, che conta 6mila iscritti

Roma, buddhisti in crescita dopo il Covid: «Con la pandemia più interesse per la meditazione»
di Laura Bogliolo
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Martedì 26 Marzo 2024, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 15:08

Aumentano ogni anno le persone che si avvicinano al Buddhismo e alla meditazione e c’è stato un picco durante la pandemia «quando si cercava spiritualità e una strada per comprendere quello che stava accadendo». Si incontrano nel quartiere Prati, in vicolo d’Orfeo, ogni lunedì per corsi di meditazione e, nei fine settimana, per ascoltare ospiti invitati. Dimenticatevi tuniche arancioni o teste rasate. Gli oltre 6mila membri dell’Associazione per la Meditazione di Consapevolezza (A.Me.Co.) sono impiegati, professionisti, ma anche studenti. Il più giovane ha 16 anni, la più anziana 94. «Il nostro centro è stato fondato nel 1987 da me e mio marito purtroppo scomparso recentemente, il maestro Corrado Pensa, docente di Religioni e Filosofie dell’India all’Università Sapienza e psicoterapeuta junghiano. Ero una sua allieva: insieme abbiamo creato A.Me.Co., inizialmente non avevamo una sede, ora siamo tra i centri più frequentati in Italia».

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Il racconto

A raccontare è Neva Papachristou, insegnante guida.

Nel database dell’associazione ci sono oltre 6mila associati, circa 2mila partecipano attivamente agli incontri. I dati emergono dal rapporto “Il Buddhismo in Italia, una ricerca dell’Unione Buddhista Italiana”, realizzata in collaborazione con un gruppo di ricercatori delle Università di Padova e Torino. Nel Lazio ci sono 9 centri, e risultano circa 7.700 associati all’Unione Buddhista Italiana. Molto frequentato e conosciuto il monastero Santacittarama di Poggio Nativo, a Rieti. «Con la nostra ricerca offriamo una prospettiva di riflessione nuova su quanto sta accadendo non solo nel Buddhismo, ma anche nella società italiana» dice Filippo Scianna, presidente Unione Buddhista Italiana. Secondo l’ultimo rapporto realizzato da Cenur (2022) i praticanti di tradizione buddhista in Italia sono 342mila. Continuano a essere molte di più le donne «anche a Roma, dove gli uomini sono circa il 35%» aggiunge Papachristou che specifica: «Siamo un centro laico e interreligioso e negli ultimi tempi abbiamo notato un aumento dei nuovi iscritti, 200 in più ogni anno». «Qui sono a casa, si parla la mia stessa lingua - dice Gabriella Tempobono, 65 anni, psicopedagogista - Ho sempre lavorato nel settore sociale, la mia formazione e la mia esperienza professionale si sono sviluppate sulla tematica delle relazioni umane: la comprensione e il rispetto di se stessi e degli altri, ed ho subito capito che il Buddhismo avrebbe potuto arricchire molto la mia esperienza e rappresentare la prosecuzione del mio cammino, del mio sviluppo interiore. Per il mio bene e per quello di chi mi circonda».

Le testimonianze

«Sono arrivato al maestro Corrado Pensa transitando per il Nepal e per il Tibet, lì lo conoscevano - spiega Riccardo De Massimi, 62 anni, per una vita dirigente di Rete Ferroviaria Italiana -. Sono appassionato di religioni da sempre, nel Buddhismo ho trovato una grande apertura mentale. Pensiamo di essere felici se quello che ci circonda esaudisce i nostri desideri, invece dobbiamo imparare a stare bene anche senza avere il controllo, anche se le nostre aspettative non si realizzano». Gli associati di Ameco pagano una quota annuale di 35 euro e per partecipare agli incontri il costo varia da 5 a 15 euro. «Ma sia online che in presenza ci sono sempre posti gratuiti - spiega l’insegnante guida - C’è un interesse sempre maggiore per il Buddhismo e la meditazione in generale settimanalmente guido incontri aperti sia a chi è a un livello avanzato, sia ai principianti e ogni anno conduco cinque ritiri».

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