Aumentano ogni anno le persone che si avvicinano al Buddhismo e alla meditazione e c’è stato un picco durante la pandemia «quando si cercava spiritualità e una strada per comprendere quello che stava accadendo». Si incontrano nel quartiere Prati, in vicolo d’Orfeo, ogni lunedì per corsi di meditazione e, nei fine settimana, per ascoltare ospiti invitati. Dimenticatevi tuniche arancioni o teste rasate. Gli oltre 6mila membri dell’Associazione per la Meditazione di Consapevolezza (A.Me.Co.) sono impiegati, professionisti, ma anche studenti. Il più giovane ha 16 anni, la più anziana 94. «Il nostro centro è stato fondato nel 1987 da me e mio marito purtroppo scomparso recentemente, il maestro Corrado Pensa, docente di Religioni e Filosofie dell’India all’Università Sapienza e psicoterapeuta junghiano. Ero una sua allieva: insieme abbiamo creato A.Me.Co., inizialmente non avevamo una sede, ora siamo tra i centri più frequentati in Italia».
Il racconto
A raccontare è Neva Papachristou, insegnante guida.
Le testimonianze
«Sono arrivato al maestro Corrado Pensa transitando per il Nepal e per il Tibet, lì lo conoscevano - spiega Riccardo De Massimi, 62 anni, per una vita dirigente di Rete Ferroviaria Italiana -. Sono appassionato di religioni da sempre, nel Buddhismo ho trovato una grande apertura mentale. Pensiamo di essere felici se quello che ci circonda esaudisce i nostri desideri, invece dobbiamo imparare a stare bene anche senza avere il controllo, anche se le nostre aspettative non si realizzano». Gli associati di Ameco pagano una quota annuale di 35 euro e per partecipare agli incontri il costo varia da 5 a 15 euro. «Ma sia online che in presenza ci sono sempre posti gratuiti - spiega l’insegnante guida - C’è un interesse sempre maggiore per il Buddhismo e la meditazione in generale settimanalmente guido incontri aperti sia a chi è a un livello avanzato, sia ai principianti e ogni anno conduco cinque ritiri».