Roma, la città dei roghi tossici: uno al giorno

Roma, la città dei roghi tossici: uno al giorno
di Laura Bogliolo
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Giovedì 23 Novembre 2017, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 19:57
Più di un rogo tossico al giorno, sei tonnellate di rifiuti sequestrate (due erano piombo), record di incendi tossici nel campo rom La Barbuta, tra l'Appia e Ciampino, dove lo scorso anno i vigili del fuoco sono intervenuti 144 volte. Sono stati 374 gli incendi nei villaggi della solidarietà che hanno richiesto l'arrivo dei pompieri lo scorso anno, 119 nei primi cinque mesi del 2017. E si tratta sempre degli stessi campi: La Barbuta, Cesare Lombroso, Salviati, Salone, Candoni e Castel Romano.
È scritto nero su bianco nel dossier firmato da Virginia Raggi e arrivato due giorni fa alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulle periferie, l'organo che si sta occupando di roghi tossici, smaltimento illegale dei rifiuti e dinanzi al quale il ministro dell'Interno Marco Minniti ha dato parere favorevole all'uso dell'Esercito per reprimere il fenomeno. Era settembre e nonostante la Commissione, il Ministero e la Prefettura si siano mosse, i roghi ci sono ancora.

LA TRISTE CLASSIFICA
Il quadro che viene descritto nella relazione di 27 pagine protocollata l'11 novembre dal Comune è allarmante e rispecchia le preoccupazioni dei comitati di quartiere che da anni denunciano la gravità della situazione nelle aree definite Terra dei Fuochi. Siamo soprattutto nell'area Est e Sud di Roma: diciotto campi (tra villaggi attrezzati e tollerati), 6.700 nomadi concentrati soprattutto nei Municipi IX (oltre mille nel campo di Castel Romano), VII (Appio-Tuscolano, La Barbuta), IV (Tor Sapienza, Tiburtina, Prenestina) e XI (Magliana). Nella lista del degrado ci sono anche 330 insediamenti abusivi e 74 immobili occupati. «Nubi di fumo acre e odori nauseabondi si levano con cadenza regolare dalle aree limitrofe ai villaggi attrezzati e generano uno stillicidio quotidiano» si legge nel dossier inviato al presidente della Commissione Andrea Causin. Roghi tossici che, dichiarò Minniti, «sono il punto terminale di una catena criminale che va spezzata».

L'ALLARME
Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ha comunicato gli interventi effettuati lo scorso anno per «incendi all'interno dei campi nomadi»: 144 a La Barbuta (campo con 786 nomadi), 116 in via Cesare Lombroso (zona Monte Mario, 227 ospiti), 70 in via Salviati (Tor Sapienza, 550), 21 in via di Salone (Collatina, 607), 16 in via Candoni (Magliana, 747), 7 a Castel Romano (Roma Sud). I primi cinque mesi del 2017 mostrano un'impennata dei roghi in via di Salone (34), mentre il record resta a La Barbuta con 44 interventi. Seguono Castel Romano (15), Salviati e Candoni (9 in entrambi i casi) e Cesare Lombroso (8). Si deve inoltre sottolineare che il dossier parla soltanto dei roghi per i quali i vigili del fuoco sono intervenuti, quindi, si tratta degli incendi più grandi, ma non si prendono in considerazione le quotidiane colonne di fumo che si alzano da campi come quelli di via Salviati. La statistica quindi è nettamente superiore, così come i danni provocati ai residenti. Nel documento c'è anche la mappa degli insediamenti abusivi, concentrati soprattutto nel I Municipio (53, si tratta anche di micro-accampamenti e di senzatetto), nel II (42) nel XIV (monte Mario, 37) e nel IV (Tiburtino, 34). Il sindaco Raggi nelle conclusioni chiede l'intervento di Esercito, Guardia di Finanza, Carabinieri e Guardia Forestale, l'applicazione delle norme della Terra dei Fuochi, videosorveglianza e assunzioni nel Corpo dei vigili urbani.
 
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