Il volo andata e ritorno dei cargo dalla Sicilia al deserto del Negev
Subito nei giorni seguenti al 7 ottobre sono iniziati i movimenti prima dagli Stati Uniti alla Germania e poi alla Sicilia, ultimo scalo prima del balzo fino a Israele. Rispetto ai piccoli Reaper non ha invece problemi di autonomia, per di più in uno scenario mediterraneo, il gigantesco Boeing C-17 Globemaster III, quadrigetto lungo e largo oltre 50 metri, pesante al decollo 263 tonnellate e capace di trasportarne 76. Si tratta dell'unico velivolo attualmente utilizzato dall'Usaf per trasportare testate nucleari ai numerosi reparti Munss dislocati nel mondo. Ma si tratta, in questo caso, di un circostanza non determinante perché Israele dispone di una sua forza di deterrenza nucleare che peraltro non è ovviamente coinvolta nella crisi attuale nella Striscia di Gaza.
Più logico che il cargo abbia trasportato armamenti, promessi da Biden a Tel Aviv, e anche truppe d'elite americane, lo stesso New York Times ha rivelato che sul campo dell'attuale crisi non mancano squadre di commando degli Stati Uniti anche perché molti degli ostaggi di Hamas hanno il passaporto americano.
Il 13 ottobre è stato tracciato uno di questi cargo (codice “RCH794”), solitamemente acquartierato all'Air Mobility Command nell'Illinois, che in poco più di 24 ore ha compiuto un volo di andata e ritorno fra la base siciliana e quella israeliana di Nevatim, deserto del Negev, nei pressi della Beersheba, la più importante città del meridione di Israele. Una storica base di Iaf che accoglie il 116° Squadrone "Leoni del Sud) e il 140° Squadrone “Aquila dorata" dotata degli F-35 i cui piloti sono brevettati anche per trasportare testate nucleari. A Nevatim, come riporta il sito dell'Osservatoriore Repressione, è schierato anche il 122° Squadrone che dispone di aerei Gulfstream G550 e e degli Awacs/Caew per la guerra elettronica e la ricognizione