Il fenomeno del romance Hazel Riley, presenta il suo nuovo libro: «Ora vi porto nel Labirinto»

Oggi alla Feltrinelli di Largo Argentina (ore 14) il firmacopie dell'autrice (vero nome Maria Claudia, sarda 27 anni) di "Game of Titans", primo nella classifica dei bestseller

Hazel Riley, pseudonimo di Maria Claudia, scrittrice sarda di 27 anni
di Riccardo De Palo
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Venerdì 3 Maggio 2024, 05:00

«Sono una persona introversa, vedere il mio libro primo in classifica è stato uno choc». A parlare è Hazel Riley, pseudonimo di Maria Claudia, una ragazza sarda di 27 anni, autrice di un primo libro, Game of Gods - Discesa agli Inferi che ha venduto ottantamila copie. Il sequel, appena uscito - Game of Titans - Ascesa al Paradiso è appena uscito ed è già il più venduto in Italia. Haven Cohen è ospite - oppure ostaggio - della famiglia Lively in Grecia. La ragazza ha un’ultima opportunità per saldare i debiti del padre: entrare nel Labirinto del Minotauro. Oggi Hazel Riley sarà a Roma per un firmacopie alla Feltrinelli di Largo Argentina (ore 14).

Questa è la sua prima intervista. Leggendo il suo libro, che non è un fantasy ma un romance molto avventuroso, vengono in mente saghe come quelle di Hunger Games, Maze Runner, Divergent… Si è ispirata a questo filone?

«Maze Runner è uno dei miei distopici preferiti. Ho amato molto quella trilogia, mi piace tanto la figura del labirinto e così mi sono ispirata anche alla mitologia greca».

Anche la lingua greca antica è ricorrente. Ha fatto il classico?

«In realtà lo scientifico. Ma preferivo le materie umanistiche. Poi sono andata avanti, ho una laurea in comunicazione e faccio il magistrale in giornalismo e informazione».

Ha inziato su Wattpad, un social network dedito alla scrittura, vero?

«Sì è lì che ho cominciato a guadagnare qualche lettore, e poi quando Sperling & Kupfer ha preso la storia e l’ha portata in libreria, tutto è cresciuto a dismisura. Gli ultimi eventi sono stati uno choc».

Choc positivo, spero.

«Sì certo».

Quando ha iniziato a scrivere?

«Già alle elementari mi piaceva l’ora di italiano e quando ci davano temi o piccole storielle da scrivere.

Poi mia nonna, non so perché, mi dava un quaderno con una penna e mi diceva: “scrivi”».

Quanto le somiglia la sua protagonista, Haven Cohen?

«Molto poco. Lei è abbastanza estroversa, decisa, non ha paura di nulla, non pensa tanto prima di agire, io invece penso tantissimo e mi tormento. E sono sicuramente molto introversa».

Vorrebbe essere come lei?

«Sì e no. Nelle giuste dosi. Riconosco che non è una protagonista perfetta, ma nessuno lo è».

Senza fare spoiler, cosa ci fa in Grecia Haven?

«Volevo dare l’idea di creare un personaggio pronto a tutto per salvare la famiglia, lei farà proprio di tutto per saldare i debiti del padre».

Lei cosa legge compulsivamente?

«Mi piacciono soprattutto le storie d’amore drammatiche. E i distopici di qualche anno fa. Ma se devo citare un autore tra tutti, direi Rick Riordan e la sua serie su Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, che mi ha accompagnata da piccolina».

Secondo le ultime ricerche Istat, le donne leggono di più, e la fascia d’età principale è quella di 11-17 anni. Cioè le sue lettrici. Lo sa?

«Ah sì? Penso sia anche merito del Booktok che ha avvicinato ai libri tantissimi lettori».

Lei usa molto i social?

«Ci provo. È stato difficile iniziare perché TikTok va ad algoritmi e non sai mai su quale telefono arriverà il tuo video. E devi avere un po’ di estroversione, che mi manca e che cerco di tirare fuori». 

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