La favola di Prog Italia, quando una rivista di carta batte l'edizione digitale

La copertina del secondo numero di Prog Italia
di Enzo Vitale
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Lunedì 14 Settembre 2015, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 14:16
E' iniziato quasi come un gioco. Una passione sfrenata che, invece, ha coinvolto migliaia di appassionati. Nei tempi in cui la carta soffre, la rivista Prog Italia conquista record. Tra qualche giorno sarà in edicola il secondo numero e l'attesa tra i fan è tanta. Insomma Prog Italia atto secondo sarà in edicola da mercoledì16 e Guido Bellachioma, il direttore editoriale, è al settimo cielo.

«Un successo editoriale contro ogni logica di mercato - dice -. Una rivista che si concede solo all'arte, ogni numero doppia copertina, senza dare la quarta alla pubblicità. Su questo i 40th di Wish You Were Here dei Pink Floyd e Zappa+Captain Beefheart».



La rivista patinata ricorda quelle in voga negli anni '70 ma con una accuretezza che sfiora la maniacalità.





«Mai avrei mai pensato di dover preparare di corsa un altro numero di “Prog Italia” -continua Bellachioma-, per me era già un sogno essere riuscito a realizzare lo Speciale sul rock italiano anni '70 e il successivo con la doppia copertina (120 dischi 1969-2015/Marillion e MLACEISPD CHILDHOOD). Lo avevo sperato, ma sperare è lecito anche contro la logica, sovvertendo in qualche modo le regole del mercato e della distribuzione in edicola, davvero una brutta bestia da venirne a capo. Lo speciale dei 120 dischi ha fatto arrabbiare qualcuno e reso contento parecchi altri, ma non era la Bibbia di «Prog Italia», solo gli album scelti dalle moltissime persone che da tutto il mondo hanno votato, senza nessuna manipolazione e gli assenti hanno sempre torto, quasi sempre».



Ma allora rivedremo la rivista ogni due mesi puntuale in edicola?

«Spero di sì, in ogni caso nessuna rivista è perfetta e mai lo sarà ma proveremo a dare sempre il massimo. E ci sarà spazio per tanti artisti, storici e nuovi, anche se, come per il calcio o per altri sport collettivi, ognuno avrà sempre la propria formazione».



Cosa ci sarà nel prossimo numero di novembre?

«Tra i tanti servizi, copertina dedicata ai King Crimson con uno speciale di almeno 20 pagine, qualcosa da dire la troveremo! Ci sarà anche una retrospettiva sulla Locanda delle Fate, che sta preparando un paio di pezzi nuovi da mettere in rete gratuitamente anzi, no. Solo uno, perché l'altro potremmo metterlo nel futuro Cd di Prog Italia».



Una volta andavano di moda i gadget....

«Stiamo studiando la possibilità d'includerne nel prossimo di novembre. Difficile, ma ci proveremo fino allo sfinimento. Non prometto nulla, però ci provo sul serio : Dico sempre: "ma chi me l'ha fatto fare!". E la mia foto con la mano in faccia simboleggia proprio questo, però ogni volta ho davanti quello che si realizza insieme la risposta è naturale: la musica è il motore della nostra vita. Se è prog, nelle molteplici accezioni del termine è pure meglio assai!».



E' vera la notizia sulla band La locanda delle fate e Dr Dre?

«Ormai è didominio pubblico. Dr Dre, "campione" del gangsta rap west coast, ha utilizzato l'arpeggio di pianoforte di Vendesi saggezza, brano di chiusura FORSE LE LUCCIOLE NON SI AMANO PIÙ (album "locandiero" del 1977), come sample portante di For The Love Of Money, inclusa nel suo ultimo Cd, COMPTON. Vabbè, non è certo la prima volta e non sarà l'ultima».



E infine un pensiero ai musicisti con qualche problema di salute e a quelli che ci hanno lasciato.

«Un pensiero affettuoso, ultimo solo in ordine di scrittura, a Rodolfo Maltese e a Vittorio Nocenzi del Banco e a John Wetton, ex King Crimson. E soprattutto a chi ora non c'è più: Giancarlo Golzi del Museo Rosenbach e Chris Squire degli Yes: vi vogliamo bene, oltre la musica che ci avete donato».
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