Terremoto (e panico) in uno dei bastioni americani del cattolicesimo più oltranzista e reazionario di estrema destra: il volto più noto nonché fondatore di Church Militant si è dovuto dimettere per una violazione non ben specificata della clausola morale dell'organizzazione: lo ha annunciato il gruppo editoriale in una dichiarazione che sta creando una valanga di sfottò e reazioni al vetriolo sui social poiché questa istituzione si è sempre battuta contro la sodomia, i gay, le coppie arcobaleno, il mondo queer e tutto quello che avrebbe potuto intaccare la famiglia intesa secondo i dettami della Bibbia.
Michael Voris fino a ieri era il seguitissimo presidente di St.
«A Michael Voris è stato chiesto di dimettersi per aver violato la clausola morale militante della Chiesa. Il consiglio ha accettato le sue dimissioni». Ulteriori dettagli non sono stati stati forniti e il consiglio ha detto che «ha scelto di non rivelare al pubblico le questioni private di Michael», ma ha chiesto preghiere per lui poiché si sta «concentrando sulla sua salute personale».
Il giallo che ha accompagnato queste dimissioni si è acuito con un video che lo stesso Michael Voris ha diffuso in rete. Capelli un po' scarmigliati e look casual, ha spiegato di non voler andare oltre il comunicato. Tuttavia resta una tempesta per tutti coloro che seguono e lavorano per l'istituzione, ha ammesso, aggiungendo che la missione rimane rivolta alla salvezza delle anime ma, ha spiegato in sintesi, che ci sono stati alcuni «orribili eventi del suo passato che ha risolto ma che necessitano essere fronteggiati». Di cosa si tratti non si sa, ma intanto il web si è scatenato a ipotizzare un passato piuttosto allegro e arcobaleno.