Si va verso la scelta di Piero Camilli. L’attesa è sospesa e c’è crescente fermento per capire cosa potrà accadere. Quella iniziata ieri, sarà la settimana decisiva per conoscere il futuro della gestione dello stadio Rocchi. Voci di corridoio interne a palazzo dei Priori, indicano in giovedì 6 luglio la giornata giusta per la decisione su chi dovrà gestire l’impianto cittadino di via della Palazzina, finito al centro della contesa tra la Viterbese, attuale gestore, e Piero Camilli ex presidente gialloblù intenzionato ad acquistare la Polisportiva Favl Cimini con il chiaro intento di portarla a giocare a Viterbo per farne la Viterbese del futuro.
La scadenza della convenzione è prevista per il prossimo 31 agosto ma ovviamente, anche in relazione alle prossime iscrizioni al campionato di serie D per la Viterbese e d’Eccellenza per la Polisportiva, una decisione andrà presa ben prima. Con la retrocessione nei dilettanti della compagine gialloblù infatti, è venuta meno la condizione prevista dall’attuale accordo che prevedeva l’assegnazione automatica al club militante in un campionato professionistico. In questi mesi la manutenzione ordinaria del Rocchi, in capo al club a cui è affidata la gestione, non sempre è stata soddisfacente.
Proprio su questo e sul pre-accordo firmato nel 2021 relativo ai lavori di ristrutturazione dell’impianto attraverso i fondi del Pnrr, si giocherà la partita con il Comune che dovrà essere bravo a dipanare una matassa che si è ingarbugliata con l’entrata in scena di Camilli.
Viterbese che come detto si fa forte dell’accordo firmato nel 2021 che contempla i lavori di ristrutturazione dello stadio legati ai fondi del Pnnr per il quale il club gialloblù dovrà partecipare per una cifra intorno al milione e seicentomila euro. I fondi dovrebbero essere reperiti accendendo un mutuo con il Credito Sportivo, ma la richiesta di finanziamento ad oggi non è stata ancora avanzata.