Il vertice, cominciato dopo le 17, è andato avanti per quasi un’ora e mezza e si è chiuso con un invito, formulato a Ius, a rendere chiari i termini del suo programma a strettissimo giro, nell’arco di 48 ore al massimo. A fronte di questo va detto che alcuni tifosi presenti, all’uscita, hanno manifestato chiaramente al manager le loro preoccupazioni. Ius, dal canto suo, si è limitato a dichiarazioni molto sintetiche: «Vogliamo accelerare i tempi, in un senso o nell’altro».
Insomma, la sensazione è che si è di fronte a un bivio. La situazione è intricata: Ius smania, ma al contempo ribadisce che non è certamente nelle condizioni di poter sborsare, oggi, cifre ingentissime e per questo motivo chiede aiuto al territorio e agli istituti di credito in modo da avere un budget certo e disponibile già in avvio; Gulluni al momento resta in una posizione di ascolto interessato, avendo l’obiettivo di tutelare gli attuali soci, molto ben propensi a sgravarsi dei debiti e a cedere il club evitando l’onta della sparizione sportiva; il Comune teme che alla fine la complessità del quadro porti a gravi ritardi che renderebbero impossibile l’applicazione di qualsiasi “piano B” – è noto che c’è un lavorio in corso per ripartire dalla Promozione -; i tifosi sono preoccupati in particolare dalle precedenti esperienze di Ius nel mondo calcistico, leggasi Foligno (ma qui è stata interrotta prima da problemi giudiziari di natura personale, in parte risolti) e altre mancate acquisizioni (leggasi Ancona).
E’ stato abbozzato un accordo quadro preliminare – sulla base di un closing a fine anno, Cda misto e cessione dell’89% delle quote, ma non c’è stata alcuna firma. Cosa accadrà? Pare chiaro che o Ius fornirà garanzie fattuali e atti concreti quanto prima o l’operazione è destinata a complicarsi notevolmente. Fino a poter saltare. Nel frattempo Battistini ha firmato in D, al Gavorrano.
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