Ita-Lufthansa, i paletti della Ue: «Il vettore può reggere un anno». L'Antitrust chiede di tagliare rotte e slot

L’Antitrust chiede di tagliare le rotte verso l’America, l’Europa centrale e gli slot a Linate: concorrenza a rischio

Ita-Lufthansa, i paletti della Ue: «Il vettore può reggere un anno». L'Antitrust chiede di tagliare rotte e slot
di Umberto Mancini
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Lunedì 25 Marzo 2024, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 22:13

I paletti della Ue alle nozze Ita-Lufthansa mettono a rischio l’operazione. Perché da ieri, con la comunicazione ufficiale dell’Antitrust europea, scatta una corsa contro il tempo per rispondere ai rilievi dei tecnici di Bruxelles che ritengono, come noto, che il matrimonio possa danneggiare la concorrenza, aumentando i prezzi su alcune rotte e penalizzando così i passeggeri.


L’AVVERTIMENTO
L’avvertimento, arrivato ieri sul tavolo del colosso tedesco e del Mef, specifica che se non arriveranno soluzioni concrete il piano potrà essere anche bocciato. Tre le criticità: i voli tra l’Italia e l’Europa centrale, quelli tra l’Italia, il Nord America e il Giappone e il peso eccessivo che i due vettori avrebbero all’aeroporto di Linate. Sia il Tesoro che Lufthansa hanno preso atto dei rilievi e ribadito che sono al lavoro per trovare una soluzione. C’è tempo fino al 26 aprile per fornire spiegazioni. 


I tedeschi stanno perdendo la pazienza e non escludono, almeno informalmente, di rivedere la posizione se dall’analisi del taglio delle rotte chiesto da Bruxelles emergesse un “vulnus” nei conti. Di certo si obietta con forza che dalle nozze potrebbe derivare un aumento dei prezzi dei biglietti o una diminuzione della qualità dei servizi, come sostiene invece la Commissione. Se il Mef confida in una risposta rapida e in una altrettanto rapido via libera, tra gli analisti emerge un po’ di preoccupazione. «Ita - spiega al Messaggero Andrea Giuricin, tra i massimi esperti del settore dell’aviazione - ha ridotto le perdite nel 2023 e se il livello dei prezzi dei biglietti elevato non dovesse continuare, nel prossimo autunno potrebbe trovarsi di fronte ad un problema di liquidità». La necessità di consolidare l’alleanza è vitale per assicurare un futuro. Senza l’ingresso in un network internazionale è praticamente impossibile continuare a competere. Anche perché dietro la rigidità dell’Antitrust Ue, pressato da low cost e Air France, c’è la volontà di boicottare l’intesa, impedendo la creazione di un campione europeo.  Parigi, è noto, promessa sposa di Ita, non ha mai accettato la sconfitta in extremis a vantaggio proprio di Francoforte.


Se sul fronte Linate, è possibile il taglio degli slot, su quello delle rotte a lungo raggio Lufthansa non ha nessuna intenzione di fare troppe concessioni, soprattutto per le tratte tra Italia e Stati Uniti. Ritiene poi che non vada considerata l’alleanza commerciale con United Airlines e Air Canada come un’unica entità insieme a Ita. Sciogliere il nodo sarà cruciale.


BRACCIO DI FERRO
Sempre ieri la commissaria europea per la Concorrenza Ue, Margrethe Vestager, ha respinto al mittente le accuse del ministro Giancarlo Giorgetti, che aveva stigmatizzato come la burocrazia della Ue bloccasse la creazione di campioni europei. «Abbiamo autorizzato tante fusioni» - ha sibilato da Bruxelles. Di fatto però proprio le obiezioni della Commissione rischiano di penalizzare le compagnie del Vecchio Continente, favorendo quelle americane e asiatiche. In ballo, anzi in pericolo, ci sono migliaia di posti di lavoro e la presenza in un settore strategico come quello del trasporto aereo. 


Lufthansa per ora non molla e assicura che replicherà punto su punto ai rilievi. Per consentire all’Antitrust Ue di dare un parere finale entro il 6 giugno. Sotto sotto però si prepara anche ad un piano B se le soluzioni proposte non saranno accettate alla luce di una «realtà economica dell’aviazione così competitiva come quella italiana». L’obiettivo resta quello di chiudere entro l’anno il dossier ma ovviamente non a tutti i costi. L’operazione - si ribadisce - deve essere economicamente sostenibile. In un contesto così complesso tornano in pista, tra gli scenari possibili, il ritorno in scena del gruppo Msc o una rimodulazione dell’alleanza con i tedeschi.

 

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