Occupazione: Italia peggior paese europeo e davanti solo a Turchia e Costa Rica fra i 38 dell'Ocse. E i salari sono al palo

Il tasso di occupazione media nei paesi Ocse è del 70,1%, in Italia è al 61,4%

Occupazione: Italia peggior paese europeo e davanti solo a Turchia e Costa Rica fra i 38 dell'Ocse. E i salari sono al palo
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 19:31

Occupazione: fra i 38 paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse, sotto trovate la lista) solo Turchia e Costa Rica stanno peggio dell'Italia

Ovvero, anche se il tasso di occupazione in Italia nel terzo trimestre 2023 è stabile rispetto al secondo trimestre al 61,4% e cresce di 1,3 punti rispetto al terzo trimestre del 2022, quel dato resta  tra i peggiori tra i paesi Ocse. Lo si legge nel Rapporto Ocse sul lavoro presentato oggi, secondo il quale fanno peggio del nostro Paese solo la Turchia (con il 53,9%) e la Costa Rica (con il 58,2%). Il tasso di occupazione medio nei paesi Ocse è del 70,1%. La Grecia è al 61,8%.

Sul tasso di partecipazione al lavoro (che include sia gli occupati che i disoccupati) l'Italia segnala un miglioramento (al 66,7% con +0,1 punti sul trimestre precedente e 1,1 punti sullo stesso trimestre del 2022) ma resta tra i peggiori dopo Turchia, Costa Rica e Messico e il peggiore tra le nazioni europee che sono nell' Ocse.

La media Ocse per il tasso di partecipazione è del 73,8%.

 

Salari reali al palo in Italia

Un'altra cattiva notizia per l'Italia dopo quella sui salari reali che, nel nostro Paese, sono praticamente rimasti al palo tra il 1991 ed il 2022, con una crescita dell'1% a fronte del 32,5% di media fatto segnalare nell'area Ocse. E’ uno dei dati emersi nell’ultimo Rapporto Inapp, l’Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche econdo il rapporto questo dato ha una correlazione anche con la bassa produttività del lavoro, cresciuta comunque più delle retribuzioni

"Una prima criticità - spiega il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda - è costituita dalla questione salariale. La distribuzione funzionale del reddito, il cui andamento storico in Italia mostra una caduta crescente della quota dei salari sul Pil e una crescente quota dei profitti, si è ormai stabilizzata su valori (rispettivamente del 40% e del 60%) che configurano un modello di crescita profit led. Nella letteratura economica vengono avanzati forti dubbi sulla tenuta di tale modello nel lungo periodo, mentre si attribuisce maggior solidità al modello wage led per via della crescita della domanda aggregata che è in grado di alimentare un sentiero di crescita sostenuta».

In Italia inoltre sta emergendo un altro fenomeno che, secondo l’Inapp, "deve preoccupare i responsabili della politica economica: si tratta del cosiddetto “labour shortage”, ossia della carenza di lavoratori.

I paesi che fanno parte dell'Ocse

Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Colombia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti.

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