Assicuratore finisce sotto processo per un ammanco di oltre 300.000 euro

Assicuratore finisce sotto processo per un ammanco di oltre 300.000 euro
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 8 Aprile 2024, 07:51

Una dettagliata denuncia, la ricostruzione dei rapporti tra la compagnia assicurativa Groupama e l'ex agente generale di Sora - attualmente consigliere comunale - che il 9 maggio comparirà di nuovo di fronte al tribunale di Roma perché accusato di appropriazione indebita. Mancano all'appello oltre 336.000 euro, soldi riscossi dai clienti dell'agenzia e mai versati alla compagnia. Secondo il capo d'imputazione Salvatore Meglio, 51 anni, «al fine di procurarsi un ingiusto profitto, si appropriava del saldo a debito dell'agenzia di Sora, non restituendo la somma nonostante fosse avanzata la richiesta di restituzione, unitamente alla comunicazione dell'intervenuta risoluzione del contratto». All'ex agente viene contestata anche l'aggravante di avere commesso il fatto con «l'abuso di relazioni d'ufficio e di prestazioni d'opera».

LA RICOSTRUZIONE

Le prime irregolarità vengono riscontrate dalla compagnia - e riportate poi in una copiosa querela presentata per la compagnia dall'avvocato Mario Murano che assiste in giudizio Groupama - a partire da settembre del 2019 all'esito di una verifica amministrativa. I conti non tornavano e così è partita l'ispezione che però non è potuta proseguire perché i locali dell'agenzia, a un certo punto - «risultavano inaccessibili». C'era stato, a dire il vero, anche un iniziale versamento da parte dell'ex agente ma l'esposizione è rimasta e la cifra richiesta di 336.352,43 euro, finora mai restituita.
In pratica, secondo la ricostruzione che la Procura di Roma ha fatto propria, gli incassi non venivano girati alla compagnia e restavano "sospesi". Ci sarebbero, sempre secondo l'accusa, anche somme riscosse dai clienti ma non contabilizzate sul "giornale" di cassa. I versamenti andavano fatti in precise decadi, secondo le scadenze indicate dalla compagnia, ma non avvenivano con regolarità e questo ha iniziato a insospettire la sede centrale. Al momento dell'ispezione sono state rilevate delle incongruenze, una volta risolto il mandato c'è stata la richiesta di rientrare dell'esposizione ma alla fine la società ha deciso di sporgere querela perché i soldi non sono arrivati.

L'UDIENZA

Elementi che hanno portato alla citazione diretta a giudizio di Salvatore Meglio, con la prima udienza che si è svolta nei giorni scorsi e durante la quale il difensore dell'ex agente, Franca Cellupica, ha sollevato delle questioni preliminari. Il giudice si è riservato sulle eccezioni poste dall'avvocato e ha aggiornato l'udienza, come detto, al 9 maggio.
Giovanni Del Giaccio
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