Mafia, operazione Polizia-Fbi: 7 arresti a Palermo e 10 a New York. Asse fra clan siciliani e la famiglia Gambino

I reati per cui si procede sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsione, turbativa d'asta e incendi aggravati dal metodo mafioso

Mafia, operazione di Polizia e Fbi: 16 arresti fra Palermo e New York
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 08:49

Colpo alla Mafia, e in particolare alle famiglie che operano fra Italia e Stati Uniti, grazie a un blitz di Polizia e FbiSono in corso una serie di fermi tra Palermo e New York nei confronti di 17 persone ritenute appartenenti o legate ad una storica famiglia palermitana. I reati per cui si procede sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsione, turbativa d'asta e incendi aggravati dal metodo mafioso. Nell'operazione, coordinata dalla procura di Palermo, sono impegnati uomini del Servizio centrale operativo di Roma e di Palermo, della squadra mobile, oltre ad agenti dell'Fbi.

L'operazione

La Polizia di Stato sta eseguendo a Palermo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 7 indagati, ritenuti responsabili, a diverso titolo, dei delitti di associazione mafiosa e altri reati connessi.

Contestualmente, a New York, l'Fbi sta eseguendo 10 misure restrittive a carico di soggetti indagati per gli stessi reati. 

Asse tra clan siciliani e Gambino di New York

La famiglia mafiosa newyorkese dei Gambino, protagonista dell'inchiesta Pizza Connection condotta da Giovanni Falcone negli anni '80, torna al centro di una indagine congiunta dello Sco e dell'Fbi che oggi ha portato a 17 fermi tra la Sicilia e gli Usa. I «cugini» americani continuano a fare affari con gli affiliati siciliani, in particolare con vecchi boss dei clan palermitani di Torretta, Partinico, Borgetto. I reati contestati ai fermati sono associazione mafiosa, estorsione, incendio doloso, turbativa d'asta, cospirazione. Dall'indagine, coordinata dalla Dda di Palermo e condotta in stretta collaborazione tra le forze di polizia americane e italiane, è emerso lo stretto rapporto che continua a legare le due organizzazioni criminali.

Americani a "scuola" di estorsione da Cosa Nostra

Dai «cugini» siciliani hanno imparato il metodo: chiedere somme ragionevoli per non inimicarsi le vittime. Una strategia che il racket del pizzo mafioso in Italia attua da tempo e che ora, su consiglio di un vecchio capomafia di Partinico, adottano anche oltreoceano. È uno dei particolari emersi nell'inchiesta congiunta, condotta dallo Sco e dall'Fbi, che oggi ha portato a fermidi affiliati mafiosi tra Italia e Usa. Sempre seguendo i suggerimenti del boss storico, gli americani avrebbero deciso di abbandonare le azioni violente nei confronti delle vittime optando per una linea più soft.

L'inchiesta ha anche accertato che, in vecchie estorsioni commesse a danno di ristoratori di origini siciliane da anni a New York, Cosa nostra siciliana avrebbe aiutato i clan americani a incassare facendo pressioni sui familiari delle vittime che vivono ancora in Sicilia. Decine, infine, i taglieggiamenti a imprese edili della Grande Mela commessi dai Gambino e scoperti Dall'Fbi.

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