Andrea Purgatori, il legame con la provincia di Latina: due volte ospite a Gaeta

Andrea Purgatori, il legame con la provincia di Latina: due volte ospite a Gaeta
2 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Luglio 2023, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 12:23

Ha suscitato profonda commozione a Gaeta e nel Golfo la scomparsa all'età di 70 anni, dopo una breve e fulminante malattia, di Andrea Purgatori, giornalista d'inchiesta, autore e saggista romano.

Un personaggio molto conosciuto nel panorama nazionale, noto soprattutto per aver condotto con successo la trasmissione "Atlantide" su LA7, tra le più amate del pubblico e premiate dalla critica.

Al Corriere della Sera, dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, si dedicò alla strage di Ustica del 1980. Docente di sceneggiatura - tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al docuserie "Vatican Girl" sul caso di Emanuela Orlandi - era legato particolarmente a Gaeta, dove fu ospite in due occasioni della rassegna letteraria "Libri sulla Cresta dell'Onda" (30 anni quest'anno), manifestazione organizzata dalla libreria Tuttilibri dei fratelli Enza e Riccardo Campino.

La prima, il 24 luglio 2002 allo stadio "Riciniello" in compagnia del giornalista e scrittore Diego Cugia e del cantante Federico Salvatore e la seconda, più recente, il 12 luglio 2021, sul sagrato della Chiesa della Santissima Annunziata, nel quartiere medievale, dove nove giorni prima la kermesse era stata inaugurata da Alberto Angela.

Tra i più importanti giornalisti investigativi italiani, Purgatori presentò davanti ad un pubblico appassionato il suo primo romanzo "Quattro piccole ostriche", una storia di spie, dossier segreti, caduta del muro di Berlino, un agente del Kgb destinato a diventare presidente della Russia.

Insieme a lui c'era la giornalista israeliana Rula Jebreal che ha postato un messaggio significativo: «La tua commovente umanità, umiltà, rigore, coraggio ed eleganza hanno abbattuto i muri dell'indifferenza e della diffidenza. Ci mancheranno il tuo giornalismo forte e incisivo e la tua mente brillante... oggi in tanti ci sentiamo orfani». Pensiero condiviso dagli organizzatori della rassegna a ricordo «di una serata indimenticabile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA