Una postazione di salvataggio ogni cento metri lineari di spiaggia, fronte mare, per portare a casa un'altra Bandiera blu. Corsa contro il tempo, al comune di Latina, per rispondere al nuovo requisito richiesto dalla Fee (Foundation for Environmental Education), a decorrere dal 2023, per l'attribuzione del prestigioso vessillo, che il capoluogo ha conquistato dal 2014, tutti gli anni, fino alla scorsa stagione estiva.
Il commissario straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, ha dovuto disporre una variazione di bilancio di 150mila euro per l'annualità corrente, con l'applicazione della quota vincolata del risultato di amministrazione presunto. Un provvedimento deliberato l'altro ieri con i poteri della giunta municipale, rispondendo alla richiesta, di urgenza e di necessità, formulata dal competente servizio comunale, Trasporti, Mobilità, Piste Ciclabili e Marina, diretto dall'architetto Daniela Prandi. Nell'atto di giunta, pubblicato ieri all'albo pretorio dell'ente, è stato evidenziato che «le 9 postazioni di salvataggio annualmente assicurate sui tratti di arenile libero, in ragione delle risorse finanziarie disponibili in bilancio, risultano insufficienti ad assicurare la copertura richiesta dalla Fee e si rende quindi necessaria un'implementazione delle risorse disponibili».
I 150mila euro, messi a disposizione con la variazione di bilancio, andranno quindi a sommarsi ai 126mila euro già predisposti per il servizio di salvataggio con le sole nove postazioni di "baywatch".
Fino allo scorso anno, il servizio sulle spiagge libere, nei tratti non coperti dal personale di salvataggio, è stato garantito da una cartellonistica "monitoria", come richiamato nella relazione dell'architetto Prandi, allegata alla delibera del commissario, facendo riferimento all'ordinanza di sicurezza balneare numero 36 del 2019, emanata dall'ufficio Circondariale marittimo di Terracina. La stagione 2023 si prospetta maggiormente "vigilata", anche grazie al sistema di assegnazione delle Bandiere blu. Si spera che l'aggiudicatario del servizio possa reperire bagnini a sufficienza per rispondere alla nuova esigenza per la Marina di Latina. Lo scorso anno, in diverse località pontine, i gestori hanno avuto difficoltà ad assumere "baywatch" dotati di idoneo brevetto.