Vincenzo De Luca, dal lanciafiamme a Don Patriacello: tutte le "uscite" del presidente campano

Il parroco di Caivano non è la prima vittima dell'ironia di De Luca. Ecco alcuni degli episodi più noti.

Il Vincenzo De Luca Show: dal lanciafiamme a Don Patriacello. Le migliori uscite del presidente campano
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Sabato 11 Maggio 2024, 17:32

Torna a far dicutere la solita ironia di Vincenzo de Luca, presidente della Regione Campania. Questa volta la "vittima" è il parroco di Caivano, Don Patriacello, che è stato definito da De Luca come il "Pippo Baudo dell'area nord di Napoli". Immediata la risposta della premier Giorgia Meloni.

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Ma non è di certo questo il primo episodio del De Luca Show: sono numerose le sue uscite ironiche, tavolta pungenti, che hanno segnato il netto superamento delle colonne d'Ercole della comunicazione politica.

Intanto gli italiani hanno imparato a conoscerlo: i suoi video sono diventati virali su tutti i social e sono stati ricondivisi da utenti di ogni generazione.

Il lanciafiamme 


Era il 20 marzo del 2020: tutta l’Italia da poco più di dieci giorni era chiusa in casa stordita dalla pandemia e De Luca nella sua diretta del venerdì pomeriggio lancia l’affondo contro coloro che si dichiaravano contrariati dalle disposizioni del governo. “Mi arrivano notizie che qualcuno vorrebbe preparare la festa di laurea, mandiamo i carabinieri, ma li mandiamo con i lanciafiamme!”, dichiarava in diretta. 

Ministri con la testa di tablet


Per ricordare un altro episodio che risale al periodo covid, celebre anche il commento di De Luca sui "ministri testa di tablet": «Mi capita che quando cerco alcuni interlocutori nazionali, a volte ministri, la risposta che ricevo è: Sono in videoconferenza. - aveva dichiarato in diretta su Facebook - Queste video conferenze non servono a niente, produrranno solo delle mutazioni genetiche. Ci capiterà di trovare tra qualche settimana ministri geneticamente modificati che hanno maturato una testa di computer, una testa di tablet».

Il ministro delle cerimonie


Ma l'ironia di De Luca si scaglia spesso anche su Gennaro Sangiuliano, attuale ministro della cultura. In uno specifico caso, raccontando che una domenica mattina era stato invitato all'inagurazione del Frecciarossa Pompei-Roma, aveva dichiarato in diretta: "La domenica mattina nei paesi civili viene in genere dedicata alla preghiera, al ragù, di questi tempi anche a un bagno rinfrescante, invece siamo stati convocati con 40 gradi all'ombra a Pompei per assistere alla performance del ministro delle cerimonie", riferendosi a Sangiuliano. In un'altra occasione parlando del ministro, aveva lamentato la sua eccessiva presenza a Napoli: “Perché non ve lo prendete un po’ a Milano lo mettiamo con Geronimo e Apache e fanno il Far-West".

L'armocromia di Schlein


È stata più volte punzecchiata anche la segretaria del Pd Elly Schlein, specie sul tema armocromia, che aveva creato una vera e propria bufera mediatica l'anno scorso. "Come vedete, vesto da vecchio burocrate sempre grigio e blu, non ho molta varietà di colori. Non ho molta armocromia, diciamo così. Però mi darebbe fastidio dare 300 euro l’ora ad una consulente per i colori perché 300 euro l’ora sono i due terzi di una pensione al minimo". 

Di maio Carpentiere

Da "noto sfaccendato" che "doveva fare il carpentiere" a "coniglio " o addirittura "sciacallo" nel cuore della pandemia. Su Di Maio il presidente campano non ne risparmia una. In un'occasione aveva dichiarato: "Il solo nome di questo soggetto mi provoca reazioni d'istinto che vorrei controllare".

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