RIETI - Prosegue l’onda lunga delle denunce e delle polemiche dopo la notte da “bollino rosso” di sabato presso la discoteca “Mama dancing” di Cittaducale, al termine di una festa per studenti delle scuole superiori, quando è scattato il cortocircuito al momento della restituzione di giacche e cappotti al guardaroba.
Sono numerose ancora le denunce per furto presentate da giovani e dai loro genitori dopo che, in tanti, non hanno più ritrovato i loro indumenti o a seguito della sparizione di effetti personali che erano all’interno dei giacconi. Denunce presentate sia alla questura reatina che al comando provinciale dei carabinieri di Rieti e alla compagnia di Cittaducale. Una serata da dimenticare tra spintoni, giovani accalcati e finiti a terra, diverbi e qualche colluttazione.
La vicenda. A far degenerare in pochi istanti la situazione - come riferito a Il Messaggero da uno degli organizzatori - l’arrivo simultaneo al guardaroba di circa 250 persone per riprendere in fretta le proprie giacche, con l’imminente partenza del bus navetta per il ritorno.
Gli esiti. Acquisito tutto il materiale documentale, sarà trasmesso alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Rieti, destinato a convogliare in un unico fascicolo che, inevitabilmente, andrà a valutare il corretto operato sia degli organizzatori dell’evento che dello staff della società che aveva in gestione la sicurezza. «La sicurezza - ha precisato l’organizzazione - era a norma e conforme al locale e al numero dei partecipanti. Quando è accaduto il caos al guardaroba, nella manciata di pochi secondi, il personale era regolarmente presente ma in quel momento, nonostante anche il nostro supporto, non è stato possibile fare nulla». Certo è che il guardaroba era vigilato e a pagamento.