Vent'anni di attività per Fonter, il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore terziario e di altri settori economici. Una ricorrenza che è stata celebrata alla sede del Cnel di Roma, con la partecipazione dei soci fondatori, tra cui Confesercenti, e le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. All'incontro “Ruolo e prospettive Professionali nel mercato del lavoro che cambia”, hanno preso parte anche il senatore Claudio Durigon,sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti, Maria Grazia Gabrielli della segreteria confederale della Cgil, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl e Paolo Carcassi, Responsabile Dipartimento Bilateralità della Uil.
Fonter, gli interventi degli ospiti all'evento per i vent'anni
A introdurre i lavori, il presidente di Fonter, Marco Pasi, mentre poi è stato il turno della relazione “Politiche attive del lavoro e ruolo dei fondi interprofessionali per la formazione continua tra passato, presente e futuro” della professoressa Silvia Ciucciovino, ordinaria di diritto del lavoro all'Università Roma Tre. Si sono tenute inoltre due tavole rotonde. La prima di confronto tra i soci fondatori e il ministero del Lavoro e la seconda, alla quale hanno partecipato, oltre all’assessore al Lavoro della Regione Lazio Giuseppe Schiboni, autorevoli esponenti del mondo politico e sindacale, sul tema “L’impatto e il futuro dei Fondi e della formazione nei territori e nei settori produttivi”.
Fonter, gli investimenti per la formazione dei lavoratori
Fonter al quale aderiscono, tra l’altro, aziende dei settori Commercio, Turismo, Socio-Sanitario, Automotive, Vigilanza, ha stanziato, dal 2004 a oggi, risorse per circa 200 milioni di euro, coinvolto oltre 46 mila imprese e formato più di 475mila lavoratori, con una media dimensionale di 7 dipendenti per azienda.
La professoressa Ciucciovino, nella sua articolata relazione, ha toccato diversi temi nodali relativi ai Fondi, tra l’altro inerenti «i criteri di funzionamento, la natura delle risorse, i rischi, l’evoluzione e il rilancio, la pubblicizzazione dei fondi, i fabbisogni settoriali di competenze, il nesso tra pubblico e privato nel mercato del lavoro e il ruolo nella formazione di transizione scuola/formazione-lavoro». Una relazione centrata sull’obiettivo di sottoporre alla discussione le potenzialità che i Fondi interprofessionali per la formazione continua hanno oggi e avranno nel prossimo futuro per concorrere proficuamente a rispondere ad alcune delle sfide epocali che il mercato del lavoro italiano è chiamato ad affrontare. Tra queste, in particolare, quella del riallineamento delle competenze offerte e domandate e dello sviluppo del capitale professionale dei lavoratori e delle imprese, nel contesto delle grandi transizioni in atto.