Party per la onlus “Donne al centro”, quelle voci nel segno della libertà

Party per la onlus “Donne al centro”, quelle voci nel segno della libertà
di Barbara Carbone
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 01:08

Insieme per la forza delle donne. Il Natale si è tinto di rosa nell’incantevole salotto romano di Silvia Cantatore Miraglia che, ieri sera, ha ospitato il Christmas party di “Donne al centro” contro la violenza di genere. Una serata all’insegna della solidarietà e della riflessione nel corso della quale sono stati ricordati gli ultimi terribili episodi di cronaca nera di cui, quasi giornalmente, siamo spettatori impotenti. Ha commosso ed emozionato i numerosi presenti l’interpretazione appassionata degli attori Daniele Monterosi e Annalisa Aglioti del testo di Massimiliano Bruno “Mi chiamo Valentina e credo nell’amore”. Una piéce ispirata a una delle tante, troppe, storie di violenza in ambito familiare. Ad applaudire gli artisti tanti volti noti del mondo della cultura e dello spettacolo. Da Alessandra Zavoli moglie del gigante del giornalismo radiotelevisivo già presidente della Rai, alla cantante Elena Bonelli fino alla conduttrice televisiva Elisabetta Ferracini.

Standing ovation per la cantante e vocal coach Annalisa Eva Paolucci che ha incantato gli ospiti con una magistrale interpretazione del brano “Donna” di Mia Martini, un inno contro la violenza.

Al fianco delle donne anche l’ex gieffina Roberta Beta, l’attrice divenuta famosa per avere incarnato Valentina, protagonista del fumetto di Guido Crepax, Demetra Hampton e l’ex Miss Italia Nadia Bengala. In prima linea e super impegnate nella vendita solidale di torroni natalizi anche Cristiana Merli, presidente di “Donne al centro” e Ilenia Guerrieri vicepresidente e legale della onlus.


Donne al Centro è una libera associazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di migliorare la vita delle donne nel contesto sociale operando come catalizzatore di un processo di cambiamento che elimini definitivamente violenza e discriminazione ai danni delle donne. Lo fa promuovendo azioni nel breve, medio e lungo periodo atte a valorizzare il ruolo della donna nel contesto sociale, professionale e famigliare fino alla completa e generale presa di coscienza e messa in pratica della complementarietà di genere quale ricchezza dei popoli. La mission è rendere “tutte” libere dalla violenza.
 

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