La preside e lo studente. Gli unici a fuggire i riflettori, gli unici che sanno mentre tutti gli altri raccontano sentito dire, “mozzichi e bocconi”. Una relazione voluta da entrambi, compiacimento reciproco, per ragioni diverse. Lei - funzionario dello Stato soggetta a una deontologia ferrea e per giunta in prova - nel tritacarne, ieri convocata al Miur per dare la sua versione all’ispettore dell’Ufficio scolastico regionale in merito alla presunta storia con un ragazzo, maggiorenne, dell’ultimo anno. E A.S. giovane di belle speranze, eccellente pagella, «ha vinto anche il certamen» che ha smesso di parlare, dopo aver però confidato ad amici e docenti del legame diventato con la preside, Sabrina Quaresima e che ora dice «io non ho fornito chat a nessuno, trattasi di velina». Il garante per la Privacy ha disposto il blocco d’urgenza della diffusione delle chat, «nulla aggiungono». E in molti nonostante le chiacchiere fossero all’ordine del giorno, si chiedono che razza di amici possano aver reso di dominio pubblico la vicenda, gli screenshot, le confidenze, gli audio.
I ragazzi amplificano, tutti dicono di sapere, nessuno ha niente in mano.
LE DIVISIONI
Gli studenti cominciano a dividersi tra chi proprio non ne vuole sapere «sono maggiorenni, fatti loro», chi grida allo scandalo «devi tenere un rapporto distaccato, sei un’istituzione, devi essere d‘esempio» e chi come Federico, 18 anni, parla «di accanimento nei confronti del dirigente scolastico, forse lei si era pure innamorata mentre lui credo si sia all’inizio compiaciuto della donna più grande, poi la cosa è degenerata». Una parte la difende e mette in dubbio addirittura le chat. «Io li ho visti i messaggi» dice Luca e non erano di quel tenore, tipo “come mi devo vestire” e «lui si è pentito che sia uscita questa storia». Qualcuno mette in dubbio la veridicità. «Sono screenshot, li puoi legare a qualsiasi chat non hanno valore per la Postale», aggiunge un altro fan della preside. I ragazzi raccontano che «i più indignati alla fine sono i prof». Arriva una mamma e non le manda a dire: «Macron si è sposato la sua prof conosciuta a 15 anni, ci sono problemi più gravi qui davanti come lo spaccio. Lui è pure maggiorenne, lei si è difesa male noi donne sbagliamo, io solidarizzo per lei, il ruolo dei docenti è cambiato, sono più cordiali e aperti, più esposti alle chiacchiere. Un peccato la pubblicità negativa per la scuola e il quartiere, questa storia doveva rimanere dentro queste mura». Oggi rientra in servizio il vice preside rimosso dalla preside e con cui si è confidato A.S. «Voglio bene alla dirigente e la stimo. Lei non stima me. E sono in attesa di raccontare quel che so...».