Il ministro Valditara apre la scuola anche d'estate, presidi d'accordo: ma chi ci starà?

Mercoledì 17 Aprile 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15:20

Valentina Bellini, dirigente Istituto comprensivo del centro (Ascoli)

Il decreto che il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha firmato per finanziare le attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo estivo potrebbe rappresentare un’opportunità purché ci siano gli strumenti adatti. Ne è convinta, ad esempio, Valentina Bellini, dirigente dell’istituto comprensivo del centro di Ascoli. «Teoricamente questa potrebbe essere un’ottima cosa. Tecnicamente riusciremo ad offrire qualcosa agli studenti. Quello che non è possibile è invece pensare alla scuola d’estate con le nostre strutture- sottolinea la dirigente scolastica dell’Isc “Centro” Valentina Bellini - Già da maggio iniziamo molto a soffrire per il caldo. Per colpa dei cambiamenti climatici, stiamo passando delle estati torride e le nostre scuole non hanno attrezzature, strutture e nemmeno spazi aperti con l’ombra per svolgere qualsiasi attività didattica. A luglio noi già teniamo aperta la sezione “Primavera” ma molti genitori non portano i figli proprio per il fattore caldo. Ci dovrebbero essere strutture adatte per attività ludiche come il disegno all’aria aperta - spiega - Se si sta dieci giorni in più a scuola, con la stanchezza accumulata, la maggior parte delle volte non si recuperano le insufficienze, ma molto dipende da altri fattori». Meglio sarebbe, per la dirigente dell’istituto comprensivo Centro, rivedere il calendaro scolastico. «Quello che voglio proporre è la riapertura della scuola prima del 13 settembre: a breve ci confronteremo per poter ricominciare prima. Questa dovrà essere una valutazione che la Regione Marche, a cui spetta la decisione finale, dovrebbe assumere. Penso - conclude Valentina Bellini - anche che per i bambini meno abbienti la scuola estiva potrebbe essere davvero una ghiotta possibilità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA