Meloni: «Ora do io le carte, no ai condizionamenti. Pozzolo sospeso, Mattarella non resterà inascoltato»

Venerdì 5 Gennaio 2024, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Il cantiere per la Manovra del 2025

Sul fronte economico Meloni da un lato garantisce l’impegno delle esecutivo nel «confermare le misure» contenute nella Manovra attraverso il taglio della spesa pubblica (e non con l’aumento della tassazione, cadendo in parziale contraddizione con quanto fatto però fino ad oggi) e la diminuzione dei tassi di interesse («che si può immaginare») - anche spiegando che non esclude una manovra correttiva anche se è «molto presto» - dall’altro glissa sul tema delle pensioni e dell’inasprimento delle regole per lasciare il lavoro. La premier sostiene invece l’idea «di ridurre la presenza dello Stato dove non è necessaria» e cioè, per ottenere 20 miliardi di entrate nel triennio 2024-2026, spingere sulle privatizzazioni di Poste («Senza ridurre il controllo pubblico») o «l’ingresso di quote minoritarie di privati in Fs».

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