La Mostra si articolerà tra il Padiglione centrale ai Giardini e l’Arsenale, includendo 79 artisti provenienti da tutto il mondo. Il curatore Ralph Rugoff ha dichiarato: «May You Live in Interesting Times includerà senza dubbio opere d'arte che riflettono sugli aspetti precari della nostra esistenza attuale, fra i quali le molte minacce alle tradizioni fondanti, alle istituzioni e alle relazioni dell'ordine postbellico.
Riconosciamo però fin da subito che l'arte non esercita le sue forze nell’ambito della politica. Per esempio, l'arte non può fermare l'avanzata dei movimenti nazionalisti e dei governi autoritari, né può alleviare il tragico destino dei profughi in tutto il pianeta (il cui numero ora corrisponde a quasi l'un percento dell'intera popolazione mondiale). In modo indiretto, tuttavia, forse l'arte può offrire una guida che ci aiuti a vivere e pensare in questi tempi interessanti».
La Mostra sarà affiancata da 90 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Algeria, Ghana, Madagascar e Pakistan. La Repubblica Dominicana e la Repubblica del Kazakistan partecipano per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sarà a cura di Milovan Farronato. E saranno 21 gli Eventi collaterali promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Tra i progetti speciali quello a Forte Marghera a Mestre curato da Ludovica Carbotta all’interno dell’edificio chiamato Polveriera austriaca.
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