Giovanni Martusciello, chi è il nuovo allenatore (traghettatore) della Lazio: da Spalletti a Sarri. Prima svolta: ritiro terminato

Ecco il profilo del vice di Sarri che lo sostituirà per questo finale di stagione

Giovanni Martusciello, chi è il nuovo allenatore (traghettatore) della Lazio: da Spalletti a Sarri. Prima svolta: ritiro terminato
di Valerio Marcangeli
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 09:29

Via il capo, non il vice. La giornata delle riflessioni in casa Lazio si è chiusa con la certezza dell’addio di Sarri, confermato dall’ufficialità di oggi, e la permanenza a sorpresa di Martusciello, convinto di giocarsi le proprie chance da secondo allenatore al posto del Comandante. Decisione non presa benissimo da Mau, anche perché Martusciello è stato l’unico dell’intero staff a dare la disponibilità per restare a Formello. Tutti gli altri invece cercheranno di trattare una buonuscita col club. Nel frattempo è già arrivata la prima svolta con la nuova guida tecnica, figlia del lungo confronto di ieri: ritiro terminato. Perciò dopo l'allenamento mattutino la squadra tornerà a casa.

Lazio, chi è Giovanni Martusciello

La conferenza stampa di lunedì era quindi stata un assaggio di ciò che bisognava aspettarsi per il futuro. Martusciello si ritroverà primo allenatore per la seconda volta in carriera e per la prima volta a stagione in corso. Finora gli era capitato al massimo di fare le veci dei tecnici con cui ha collaborato, sostituendoli in caso di squalifica come accaduto ad esempio con Sarri per sei volte, corrisposte a 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, ovvero quella con l'Udinese, costata le dimissioni del Comandante. Nonostante la scelta di non seguirlo, Mau resta il tecnico al quale Martusciello deve e si ispira di più come dimostrano le 321 partite affrontate da sua spalla (132 con l’Empoli, 52 con la Juventus e 137 con la Lazio).

Nell’unica esperienza da primo allenatore retrocesse

Con Sarri ha potuto migliorare le conoscenze sulla fase difensiva, mentre era proprio lui a occuparsi di quella offensiva, per la quale sicuramente è stata importante l’influenza di Spalletti all’Inter tra il 2017 e il 2019. Nella lunga carriera vissuta da collaboratore – tra gli altri anche di Donati, Campilongo, Aglietti, Giampaolo, Carboni e Pillon – e perlopiù a Empoli, unico club con cui ha raggiunto la Serie A da calciatore, Martusciello proprio nella società del presidente Corsi ha vissuto l’unica stagione da primo allenatore. Fu nel 2016/17 in A prendendo anche in quel caso il posto del primo allenatore, Marco Giampaolo (però a fine annata precedente), ma ottenendo una clamorosa retrocessione nonostante molti punti di vantaggio sul Crotone a diverse settimane dall’ultima giornata.

I possibili moduli di Martusciello

Il modulo utilizzato in quella stagione ad Empoli fu perlopiù il 4-3-1-2. Iniziò con Saponara dietro Maccarone e Pucciarelli in attacco, chiuse con il talentuoso Zajc alle spalle proprio di Big Mac e Thiam, in una rosa che presentava anche Krunic. Considerando invece i tanti esterni in rosa nella Lazio difficilmente Martusciello potrà pensare a un assetto del genere. Più facile invece che riparta dal 4-3-3 di Sarri, ma attenzione anche al 4-2-3-1, già sfoggiato nel finale di gara contro l’Udinese. Di certo pare scontata anche con lui l'impossibilità nello schierare la coppia d’attacco Immobile-Castellanos.

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