Grifo, un altro pari: con il Rimini si chiude 2-2

Grifo, un altro pari: con il Rimini si chiude 2-2
di Antonello Ferroni
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Domenica 24 Settembre 2023, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 18:15

RIMINI - Due fiammate e un incendio portano un punto. A gettare acqua sul fuoco del Perugia a Rimini il lancio di un petardo da parte dei tifosi che ha portato alla sospensione del match e detto che rivisto al Var il gol del 2-2 dei locali sarebbe stato probabilmente annullato - una eccessiva fragilita grave; difensiva.Il pressing alto del Perugia mette sovente in difficoltà il palleggio del Rimini e l'avvio è a senso unico. Ci prova Vazquez (5', Colombi in due tempi) prima del gol che sblocca il risultato. Arriva al 10' ed è merito di Vazquez, bravo ad aprire lo spazio, nonché di Kouan che ci si butta, supera di forza un avversario e batte Colombi col destro. A interrompere il monologo biancorosso è ancora una volta qualcosa che cade dagli spalti dei tifosi biancorossi. Stavolta un petardo infiamma il materasso del salto in alto piazzato al di qua della pista di atletica dello stadio Neri. L'incendio divampa e l'arbitro sospende il match per la bellezza di 18', mentre addetti e vigili del fuoco si prodigano e riescono a spegnere le fiamme. Tant'è, posto che arriveranno multe e chissà cos'altro, il danno c'è lo stesso perché il lungo stop dà al Rimini il tempo e il modo di riorganizzarsi e infatti la partita cambia, proprio come contro il Pescara. Tempo 1' dalla ripresa (13') ed è Lamesta a trovare il pareggio, buttandosi nello spazio lasciato da Cancellieri a destra, incuneandosi tra i due centrali e battendo Adamonis anche grazie alla deviazione dei tacchetti di Angella. L'1-1 mette ovviamente le ali agli avanti di Raimondi, che sfiorano subito il bis con Capanni (destro a lato) e Morra (Adamonis in corner). Il Perugia perde il bandolo e lo dimostra (40') l'errore di Vulikic che porta Morra a graziare Adamonis da posizione favorevole. Meno male allora che Bartolomei (42') decide di rompere il digiuno (primo gol nel Perugia) con un siluro da distanza siderale che coglie impreparato Colombo e si infila nell'angolo. Un capolavoro che rimette le cose a posto anche a livello di equilibri, tanto è vero che il Perugia poi sfiora il tris con Lisi (46' rasoterra a fil di palo) e Matos (47' destro a incrociare sul palo lungo). La ripresa vede ancora il Rimini, invero buona squadra solo dalla cintola in su (dietro concede tantissimo) impegnare Adamonis che (3') deve alzare in corner un altro sinistro di Lamesta e poi (4'), bloccare un destro di Morra da posizione defilata. L'ex Raimondi cambia il suo tridente con Ubaldi e Cernigoi e poi inserisce un quarto attaccante (Iacoponi) per un difensore, rischiando molto mentre Baldini fa debuttare Santoro.
È l'argentino ad essere premiato dalla sorte (26'), quando il Rimini perviene al pareggio con Ubaldi su assist di Pietrangeli. Rete invero viziata da un probabile fallo su Dell'Orco e da fuorigioco, ma frutto anche di un atteggiamento difensivo sin troppo allegro. Nel finale Baldini butta dentro Torrasi e Seghetti ma è ancora Adamonis a salvare su Cernigoi (44') mentre Ubaldi allo scadere grazia il Perugia. Vittoria in fumo, quarto pareggio in cinque gare e punti che stavolta potrebbero essere rimpianti.

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