Perugia, tutto sui playoff. Con Arezzo e Cesena due test per gli spareggi

Kouan in azione contro la Vis Pesaro
di Antonello Ferroni
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Giovedì 18 Aprile 2024, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 09:25

PERUGIA Il Perugia di Formisano ha sinora avuto due facce: quella sparagnina del 3-5-2, presentata spesso in trasferta, quella più offensiva che, al di là di moduli e schemi, ha quasi sempre portato rischi e vittorie.

Le ultime partite e in particolare la sconfitta di Pesaro potrebbero avere segnato un crocevia nel cammino del Perugia in questo campionato, quasi certamente destinato a chiudersi con il quarto posto: affrontare la partita dall’alto della propria solidità si è spesso rivelato un errore, alla luce delle cinque sconfitte nelle ultime sei trasferte, arrivate spesso con un golletto degli avversari cui i grifoni non hanno saputo replicare. Il Perugia è sì solido, ma i dati non mentono: lo diventa quando prima è riuscito ad andare in vantaggio, ivi inclusa l’unica trasferta vincente dell’ultimo periodo a Gubbio. Mentre quando pensa prima a coprirsi ci scappa l’errore. Formisano ha ottenuto risultati quando ha invece assunto un atteggiamento prima di tutto offensivo.

In quei casi ha sempre rischiato (è accaduto anche con l’Olbia, per chi ha buona memoria) ma poi ha sempre raggiunto l’obiettivo dall’alto di uno spessore tecnico superiore a quello degli avversari.

L’impressione è che dopo Pesaro in avanti si prenderà una sola strada. Il 3-5-2 non andrà in soffitta ma potrà venir buono nei momenti giusti, lasciando spazio al 3-4-3 o al 3-4-2-1 che Formisano ha provato anche ieri, nella fattispecie con Matos e Ricci alle spalle di Vazquez o Seghetti. Nel post partita di Pesaro il tecnico campano ha inoltre fatto cenno alla mancanza di motivazioni ma questa affermazione va interpretata. Di sicuro l’avere giocato la partita una volta conosciuto il risultato della Carrarese, vincente 3-0, non ha aiutato i grifoni a credere nell’obiettivo del terzo posto.

Mentre si è saputo il perché di alcune scelte. Il tecnico ad esempio avrebbe risparmiato a Dell’Orco la gara sul sintetico mentre ha dovuto schierare Iannoni con la febbre e dovuto escludere Paz per un problema fisico. Il giovane colombiano sarà monitorato giorno per giorno ma potrebbe dover saltare anche le gare con Arezzo e Cesena, che a questo punto restano importanti (il derby è il derby e questo sia il tecnico che i grifoni lo sanno benissimo) ma diventano tappe di avvicinamento agli spareggi che per il Perugia inizieranno quasi sicuramente il 7 maggio in gara unica contro una delle vincenti della fase a gironi.

Intanto è di ieri il comunicato di alcuni gruppi ultrà del Perugia (Armata Rossa, Ingrifati e Nucleo XX giugno) di solidarietà con quelli aretini in vista del derby che questi ultimi potrebbero disertare come fecero i tifosi biancorossi all’andata. Oggi alle 17,30 ci sarà il Gos per stabilire la reciprocità delle limitazioni già indicata dall’Osservatorio (trasferta consentita solo in pullman e vendita dei biglietti ai soli tifosi fidelizzati), che potrebbero indurre gli ultrà amaranto a presentare ricorso al Tar. I tifosi biancorossi hanno espresso solidarietà ai colleghi aretini spiegando che “i derby perdono fascino se abbandonati alla sola sfida sul campo, vogliamo tornare a viverli sugli spalti con i colori, le coreografie, i cori, gli striscioni e le bandiere ma soprattutto con i nostri rivali di fronte”. Domenica all’interno dello stadio Curi e nell’area limitrofa sarà vietata la vendita e la somministrazione di bevande alcooliche e la vendita per asporto di contenitori in vetro e lattine. Infine, l’arbitro di Perugia-Arezzo sarà Giuseppe Vingo di Pisa.

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