Telamone conteso, spunta l'idea
di fare una copia in gesso per Terni

Telamone conteso, spunta l'idea di fare una copia in gesso per Terni
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Giovedì 26 Settembre 2013, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 15:38
TERNI - L’idea filtrata da ambienti vicini alla Soprintendenza di Perugia ed piombata quasi per caso a palazzo Spada, dove hanno inevitabilmente storto la bocca. La questione del Telamone conteso, secondo l’indiscrezione intercettata a Perugia, potrebbe essere risolta salvando capra e cavoli. In che modo? Realizzare una copia in gesso dell’antica statua di epoca romana rinvenuta a Terni negli anni Settanta ed ora esposta al Chiostro San Domenico di Perugia dopo un accurato restauro seguito dal soprintendente Mario Pagano. L’ipotesi, non a caso, è stata fatta circolare in questi giorni a Terni, per testare il terreno in vista dell’incontro tra l’assessore alla cultura Simone Guerra, il sindaco Leo Di Girolamo e il soprintendente Mario Pagano che si terrà verso i primi di ottobre.



Ufficialmente il motivo del faccia a faccia non riguarda il Telamone conteso,ma la visita ai locali di proprietà della Soprintendenza che si trovano sotto piazza San Giovanni Decollato. Una grande stanza sconosciuta a molti, dove è intenzione dell’assessore Guerra realizzare una sorta dimuseo. L’intento è quello di riportate a Terni i numerosi reperti rinvenuti a Terni, ma sparpagliati per i musei dell’Umbria (in particolare Spoleto dove è rimasto per 18 anni il Telamone prima di essere restaurato ed esposta a Perugia) e Roma. Un progetto al quale l’assessore Guerra sta lavorando da tempo, e l’incontro con Pagano serve anche per valutare se i locali sotterranei di piazza San Giovanni Decollato (di proprietà delministero dei beni culturali) siano adeguati per ospitare i reperti che il Comune ha intenzione di riportare a casa. Proprio come il Telamone. Ma la statua alta un metro e novanta, per un peso di otto quintali, non è facile da trasportare.



Un difficoltà di trasloco rimarcata dalla soprintendenza di Perugia, che nutre qualche riserva a proposito di un trasloco dal Chiostro San Domenico a Terni che potrebbe danneggiare l’opera realizzata in pregiato marmo pentelico, e risalente all’età adrianea. Da qui l’idea di realizzare un calco in gesso da esporre a Terni al posto dell’originale. Proposta che non viene vista di buon occhio a palazzo Spada. Anzi, un’idea che viene proprio scartata. Anche di questo, insomma, si parlerà durante l’incontro in agenda nei prossimi giorni.
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