Terni, truffe in serie agli anziani spogliati di gioielli e denaro e indagini serrate a caccia di riscontri

Terni, truffe in serie agli anziani spogliati di gioielli e denaro e indagini serrate a caccia di riscontri
di Nicoletta Gigli
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Domenica 17 Marzo 2024, 08:25

TERNI - Bande organizzate che studiano nei dettagli la vita delle vittime della truffa.

Prendono le informazioni sui social, trovando tutte le informazioni su figli e nipoti.

Quando chiamano la vittima di turno già conoscono il nome dei parenti stretti che, a loro dire, sarebbero nei guai.

Le altre notizie, comprese quelle su eventuali problemi di salute dei familiari, riescono a carpirle alla persona che risponde al telefono senza che questa riesca a rendersene conto. E sono le loro domande a suggerire la risposta.

Gli investigatori dell’arma sono al lavoro per cercare di incastrare la banda che, lunedì mattina, è stata in grado di spogliare una coppia ternana di gioielli per un valore di 80mila euro e di 800 euro in contanti.

Si studiano le analogie con la truffa che, il giorno seguente, è stata messa a segno ai danni di una 83enne ternana.

La donna, che abita in centro, in via Verga, ha consegnato al finto segretario dell’avvocato oro per un valore di 50mila euro per salvare suo nipote dall’arresto dopo l’investimento di una persona che è deceduta.

La fuga dei due si è conclusa lungo l’autostrada, quando una pattuglia della polizia stradale di Caserta nord ha fermato l’auto sospetta.

Dentro due sacchetti con una quantità impressionante di preziosi. Nel cellulare di uno dei due le foto del campanello della vittima di via Verga, che ha riconosciuto il finto segretario dell’avvocato e i suoi oggetti d’oro e li ha recuperati.

I due, con una sfilza di precedenti specifici, sono finiti in carcere ma la speranza che l’altro sacchetto contenga i gioielli consegnati da Nadia, settantenne ternana che vive a San Rocco, non troverebbe conferme.

Si indaga sul ragazzo che ha raggiunto Nadia a casa per prelevare l’oro e i soldi che dovevano salvare il figlio della donna dall’arresto dopo un incidente. E’ un giovane di colore, una circostanza che rappresenta una novità tra chi gira per le case degli anziani per spogliarli di quello che hanno. L’altro aspetto sotto la lente degli investigatori è legato al numero con prefisso 0744 dal quale la donna è stata chiamata.

«Quando è tornato mio marito abbiamo richiamato - racconta Nadia - ha risposto una persona straniera ma quando le è stato detto che avevano chiamato i carabinieri ha chiuso la conversazione, poi non ha più risposto nessuno».

Nadia ha consegnato ai militari ternani quei fogli che il truffatore le ha fatto firmare per certificare che non aveva più nulla a pretendere. La stessa identica trafila con cui ha fatto i conti l’83enne ternana vittima della truffa di martedì. In questo caso il finto avvocato l’ha tenuta al telefono per venti minuti per ritardare l’allarme.

La guardia per l’allarme truffe è alta. Tra la città e la provincia si registrano altri episodi, per fortuna non andati a segno grazie alle vittime che, prima di assecondare le richieste, hanno chiamato il figlio o il nipote.

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