Bici dedicate ai grandi personaggi
la nipote di Bartali chiama Bucci

Bici dedicate ai grandi personaggi, la nipote di Bartali chiama Bucci
di Bernardo D'Eugenio
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Venerdì 29 Novembre 2019, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:12

La passione per il disegno e per il recupero artistico di oggetti “vintage” stanno dando sempre più lustro e notorietà nazionale all’artista abruzzese Giancarlo Bucci. Nella sua residenza albense, che sembra un vero e proprio museo della bellezza (a cominciare dal suo portone d’ingresso risalente al ‘700), detiene ben 250 biciclette su cui sta imprimendo il suo originale stile artistico. Alcuni pezzi sono unici, ad iniziare dalla bici con motore Mosquito posseduta da Ernesto Che Guevara, trovata e acquistata da Bucci a Rosario, in Argentina, nel 1990, con tanto di certificazione.

 

Qualche giorno fa Lisa Bartali, nipote del mitico campione Gino Bartali che con il nonno ha soggiornato in vacanza nella cittadina balneare in diverse occasioni, ha voluto intervistare Bucci, che ricordiamo ha vinto una trascorsa edizione di Lucca Comic (nel 2012, per la sezione dei libri a fumetti con “La storia dei Maya”). Il contenuto della lunga chiacchierata al telefono è poi pubblicato sul suo blog “Biciclettami”, nel quale vengono messe in risalto con numerose foto le biciclette rivisitate e dedicate a famosi personaggi della storia contemporanea: Hemingway, Milo Manara, Frida Kalo, Beatles, Elvis Presley, Picasso, Margherita Hack, Totò, Anna Magnani e proprio Coppi e Bartali. «La mia attività - dice Bucci - di abbellire con disegni e stoffe le biciclette intitolate a celebrità, sta avendo risonanza nazionale, tanto da ricevere inviti in altre città italiane (dopo Ascoli, l’ultima è stata Copertino in Puglia, ndr), interessate ad esporle in strade e piazze».

Per alcuni decenni Bucci, che ha 72 anni, si è messo in mostra in qualità di collezionista di auto e moto d’epoca, ma in seguito ha proiettato la sua creatività pittorica sulle bici, ritenendole una fonte di maggiore ispirazione, studiando anche i tanti personaggi del cinema, della scienza, della musica e della letteratura che ne hanno posseduto e utilizzato un esemplare. «Ho avuto a che fare - ha infine ricordato - l’artista albense - anche con la bicicletta di Pier Paolo Pasolini che a 18 anni si recò in bici a visitare la Biennale di Venezia». 
 

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