Quei soldi e psicofarmaci rapinati sono serviti per trascorrere una serata in discoteca. Con il passare delle ore emergono dettagli sull’inchiesta dell'Aquila che ha portato all’emissione di 6 ordinanze nei riguardi di una baby gang composta da tre maggiorenni e tre minorenni, tutti aquilani. Di questi 1 in carcere, 2 ai domiciliari e 3 trasferimenti in comunità per i minorenni, tutti incensurati tranne il primo arrestato, accusati di rapina aggravata e danneggiamento.
Tra gli indagatii figura anche una 16enne dell’Aquila, D.F. che ha avuto un ruolo attivo nella rapina il 23 gennaio scorso presso il Gruppo appartamenti supportati destinato agli uomini e donne a Bazzano in via Fabrizio De Andrè. Minore subito riconosciuta da uno dei tre ospiti rapinati, rimasto «colpito dalla sua bellezza» e che per questo apprezzamento era stato minacciato dal ragazzo armato di una spranga durante i momenti di terrore della rapina.
Emerge come già a settembre 2023 alcuni giovani si erano intrufolati nella struttura, portando via profumi e cibo, mentre il 23 gennaio alle 2 di notte, i sospettati, sfondata una porta-finestra avevano tentato di intrufolarsi nell’ala riservata alle donne.
Quest’ultimo che ha portato i presenti a identificare per prima la ragazza che insieme ad altri era stata notata in passato perché residente nei paraggi della struttura sanitaria. Testimonianze tra l’altro rese attendibili dal personale medico e psichiatrico che ha in cura gli ospiti. Proprio uno di loro in sede di sommaria informazioni ha raccontato agli investigatori come «in tale frangente i ragazzi urlavano dalla contentezza, dicendo che si sarebbero recati in discoteca» e prima di lasciare l’appartamento danneggiato seriamente (per intrufolarsi in una stanza chiusa a chiave dove erano custoditi 1.500 euro in contanti e psicofarmaci) hanno portato via una bottiglia di spumante.