Roseto, salme esumate senza avvertire i familiari: polemica al cimitero

Polemica a Roseto: Esumazioni al Cimitero scatenano la rabbia dei familiari Roseto, salme esumate senza avvertire i familiari: polemica al cimitero
di Tito Di Persio
3 Minuti di Lettura
Sabato 17 Febbraio 2024, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 12:40

Esumazione delle salme al cimitero di Campo a Mare a Roseto: scoppia la polemica tra i parenti dei defunti e il Comune. 

Il tutto è successo mercoledì mattina quando una vedova va a trovare i suoi cari e il marito morto di recente al cimitero e vede delle ruspe che riesumavano delle salme e sente degli operai dire: «A Roseto la gente è strana, stiamo esumando la tomba dei loro cari e qui non si vede nessun parente». A quel punto, l’anziana signora, assidua frequentatrice del camposanto, telefona ad un paio di famiglie che conosce e parenti di quei morti. In breve tempo arrivano sul posto i parenti che iniziano a prendersela con gli operai che stanno facendo i lavori e chiedono perché non erano stati avvisati.

Gli operai si giustificano dicendo che lavorano per una ditta che svolge quel tipo di servizio, ma non spettava a loro avvisare i familiari; era compito dell’amministrazione comunale. A quel punto, un familiare chiede ad un operaio di parlare con il titolare della ditta. Quest'ultimo gli fornisce il numero e i due iniziano una discussione al telefono in vivavoce. L’imprenditore sottolinea all’uomo che il suo incarico consisteva unicamente nel rimuovere le salme. A quel punto, quest'ultimo, urlando, gli spiega che alcuni mesi prima era stato contattato dall’assessore al bilancio, finanze, programmazione economica e lavoro, Zaira Sottanelli, la quale durante un incontro gli aveva illustrato che alcuni defunti sarebbero stati esumati dopo 15 anni a causa della mancanza di spazio in città. Se i resti fossero stati ridotti alle sole ossa, sarebbero stati trasferiti in un ossario, in caso contrario, la bara sarebbe stata nuovamente sepolta per altri 5 anni per permettere il completo processo di decomposizione naturale, che di solito richiede circa 20 anni.

Tuttavia, tutto questo a spese dei familiari, i quali comunque sarebbero stati avvisati in tempo dagli uffici comunali per partecipare all’esumazione del loro caro.

L’uomo si era comunque rifiutato di firmare l’accordo e aveva insistito con l'assessore affinché il suo caro fosse lasciato sotto terra per tutti i 20 anni previsti. Ma purtroppo non è stato così e la salma è stata esumata. Successivamente, poco dopo, ha chiamato in comune e ha parlato con l’ufficio preposto per chiedere informazioni. La persona che ha risposto al telefono gli ha spiegato che lo scorso 8 dicembre, con una determina firmata dal sindaco, era stato avviato il processo e che dal 16 al 19 del mese corrente sarebbero state esumate 31 salme, di cui 20 nel cimitero di Campo a Mare e le restanti a Cologna e Montepagano. Ed ha aggiunto che per il 2024 sono previste 112 esumazioni.

Riguardo al fatto di non essere stati chiamati, la donna al telefono si è giustificata dicendo che è stato pubblicato un avviso con tutti i nomi sul sito del comune, nella sezione "Albo pretorio". L’uomo, furioso, ha ribattuto che non passa la vita a controllare il sito del comune e che si aspettava una chiamata o una lettera diretta dal comunale. Il sindaco Mario Nugnes ha commentato sulla vicenda: «Purtroppo abbiamo un problema di spazio per i nostri cari defunti e abbiamo dovuto prendere una decisione, sempre nel rispetto dell'ordinamento giuridico». Sulle polemiche riguardanti il pagamento, Nugnes ha aggiunto: «L'esumazione a Roseto è sempre stata a pagamento, ma nessuno lo aveva richiesto in precedenza e ai parenti arrivava dopo alcuni mesi un bollettino da pagare. Noi abbiamo deciso di comunicare subito il costo totale che devono affrontare e abbiamo modificato il regolamento per includere il pagamento della sepoltura e dell'esumazione insieme, in modo da non mettere in difficoltà i familiari dopo 20 anni e per evitare problemi alle amministrazioni successive, come è successo con la mia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA