La sua sopravvivenza era legata ad un trapianto di midollo ma l'intervento non è andato a buon fine. Liana D'Incecco si è spenta ieri a 60 anni al policlinico Gemelli di Roma dove, agli inizi di febbraio, si era sottoposta alla delicata operazione. Sui social, tanti hanno salutato con parole di commozione la sfortunata amica dai lineamenti delicati, dolce e affabile, che per due anni ha lottato contro una patologia genetica scoperta quando il midollo ha smesso di produrre piastrine.
Liana, impiegata in una ditta di prodotti sanitari, ha affrontato con determinazione la malattia, sostenuta dal compagno Ermanno D'Incecco, agente di commercio ed ex giocatore di basket. Li legavano 15 anni di amore e di convivenza. «La mia dolce Liana è volata in cielo - ha scritto ieri il compagno sul suo profilo FB -.
La coppia confidava nel primo trapianto effettuato lo scorso dicembre ma un rigetto ha reso necessario un nuovo intervento che ha avuto lo stesso, sventurato esito del precedente. Negli ultimi giorni le difese immunitarie, ridotte al minimo, hanno facilitato l'insorgere di una polmonite che non ha lasciato scampo alla donna. Liana lascia i due fratelli maggiori e l'amato Ermanno. I funerali si svolgeranno domani alle 10 nella chiesa di Sant'Andrea.