C'è una piccola storia che racconta un po' la grandezza dei romani. Siamo a due passi da Corso Francia (i più la ricorderanno per la morte di Gaia e Camilla, le giovanissime travolte dal Suv). Alle pendici della Collina Fleming (zona residenziale per eccellenza qui a Roma), su via Nicaragua, c'è un piccolo giardino che da anni è preda di sbandati: portano sedie e restano a bere tutto il giorno, sporcano, entrano senza mascherine nei negozi. Da sei anni un residente Max Petrassi, presidente dell'associazione Greenside Roma pulisce, monitora e presenta esposti. Ha finalmente ottenuto l'affidamento del giardino che ora è nastrato dai vigili perché deve essere pulito per l'ennesima volta.
Petrassi l'altro giorno ha affrontato per l'ennesima volta, armato solo di cellulare, il gruppo di bevitori. Gli ha chiesto di andare via gentilmente, di togliere le sedie e di smetterla di sporcare. Uno di loro ha preso le sedie e le ha portate vie. Un altro alla fine di una lunga chiacchierata ripresa in un video postato postato sul gruppo Facebook su "Radio Fleming" (la radio creata dai residenti ai tempi della quarantena) ha concluso: «Roma è più sporca di Bucarest...».
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