Viabilità e modifiche, fase sperimentale in viale Grecia: i disagi e chi è favorevole

Viabilità e modifiche, fase sperimentale in viale Grecia: i disagi e chi è favorevole
di Marina Testa
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Sabato 7 Ottobre 2023, 08:36

Viabilità, al via la sperimentazione a Frosinone. È cominciata in viale Grecia, un'ampia strada che si trova a cavallo tra due popolosi quartieri, quali Selva Piana e lo Scalo. E attorno alla quale sorgono imponenti edifici residenziali.

Viale Grecia è stata trasformata a senso unico. Se finora era transitabile su entrambi i lati, ora i veicoli possono dirigersi soltanto verso la confluenza con via Portogallo, anche questa a senso unico. Non più verso via Marittima. Le modifiche alla circolazione sono scattate ieri mattina con la presenza della polizia locale e l'apposizione di una barriera con divieto di transito in aggiunta alla segnaletica verticale che vieta l'accesso. Il disorientamento da parte degli automobilisti c'è stato. Non poteva essere altrimenti. Ci vorrà tempo prima di metabolizzare questa variazione.

L'INCROCIO

La sorpresa c'è stata soprattutto all'incrocio con via Valle Fioretta che è regolato da un semaforo. I vigili urbani hanno dunque indirizzato automobilisti e motociclisti non verso via Marittima, spiegando a richiesta il nuovo senso di marcia.
Lungo viale Grecia sono apparsi da tempo dei cordoli rettangolari per delimitare una pista ciclabile in fase di completamento. La viabilità è stata dunque adattata a questa novità che ha occupato parzialmente la carreggiata.
Anche nella vicina viale Francia è in fase di realizzazione una pista ciclabile con lo stesso criterio strutturale, ma in questo caso è stato confermato il doppio senso di marcia.

I RESIDENTI

Non sono mancati i malumori dei residenti che lamentano la scelta per diversi motivi. «Io abito proprio in viale Grecia e con questa modifica alla viabilità sono costretto a fare il giro dell'isolato - commenta infuriato Osvaldo -. Per pochi metri devo riprendere la strada di casa da via Claudio Monteverdi. In questa situazione non mi trovo soltanto io, ma anche tutti i miei vicini - aggiunge il pensionato -. Ciò significa allungare il percorso delle macchine e quindi ulteriore inquinamento».
Dello stesso avviso anche un'altra residente, Ivana, che parla di una strada talmente comoda e ampia da non essere giustificato un unico senso di direzione. Anche lei abita nei pressi ed è un'attenta osservatrice delle dinamiche del quartiere frequentandolo anche a piedi con il suo cane. «E' inconcepibile - riferisce - per soli 50 metri per entrare a casa devo per forza fare il giro su via Marittima».
Convinto della decisione, invece, un altro inquilino dei palazzi di viale Grecia. «Una disciplina va data - afferma Angelo - la popolazione va indotta a rispettare il Codice della strada. Anche perché l'uso della macchina è smodato, se si potesse verrebbe portata anche in bagno. Anche le piste ciclabili andrebbero però fatte bene». Anche alcuni commercianti non hanno gradito le variazioni alla viabilità.
Ma la sperimentazione più attesa è quella che riguarderà la zona di De Matthaeis. L'obiettivo è quello di decongestionare le arterie che confluiscono attorno al grattacielo, soprattutto nelle ore di entrata e uscita dalle scuole e dagli uffici. La sperimentazione è prevista nei prossimi giorni, dopo delle attività preliminari come la rimozione, già avvenuta, di una porzione di aiuola all'incrocio tra via Giacomo De Matthaeis e via Tommaso Landolfi.
Avrà una portata "rivoluzionaria" l'inversione del senso di marcia lungo via San Giuseppe che ora è lo stesso di via Aldo Moro con sbocco in via Ponte La Fontana. Sarà il contrario. Una volta giunti su via Aldo Moro sarà possibile girare a destra verso piazzale De Matthaeis oppure andare dritto verso via Tommaso Landolfi. In pratica, i veicoli potranno attraversare da una parte all'altra via Aldo Moro. Un passaggio sul quale si concentra lo scetticismo. Come sarà possibile attraversare in sicurezza, senza generare il rischio di scontri considerata la mole dei mezzi che affollano solitamente via Aldo Moro?
Marina Testa
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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