Fara Sabina, Rosanna Gullo: dall'informatica alla poesia doc

Rosanna Gullo
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 3 Agosto 2023, 10:03

RIETI - Ha cominciato appuntando pensieri su piccole agende nelle giornate storte, quando aveva bisogno di sfogare sul foglio bianco momenti di tristezza o annotare riflessioni. È un amore profondo per la scrittura e la lettura, quello che coltiva Rosanna Gullo, nata 66 anni fa a Cosenza, ma da 31 anni residente a Fara Sabina, nella frazione di Canneto Sabino.

Il racconto. «Ho sempre inventato storie e scritto poesie - conferma Rosanna - sin da bambina». All’inizio erano frasi, pensierini, poi le pagine custodite nei cassetti della sua casa sabina sono diventate il luogo di decine e decine di poesie che oggi, grazie a un concorso, sono state scelte dalla casa editrice Dantebus, per essere pubblicate nella collana di poesie “I poeti di via Margutta”.
L’edizione 2023 riunisce otto poeti e una di loro è Rosanna. «Mi sento orgogliosa e vorrei gridarlo al mondo intero», commenta emozionata la poetessa.

Mamma di tre figli, si è sempre occupata di informatica, supportando il marito nell’azienda di famiglia. Spiega di essere arrivata «per scelta in Sabina, dove la tranquillità della vita smorza il rumore della città e mi permette di ascoltare ed esprimere le voci dentro».

La scelta. Un giorno, radunando agende e fogli sparsi, e pensando di stampare in autonomia una piccola raccolta da donare ai figli, si è imbattuta nel concorso letterario di Dantebus. «Ho voluto cogliere l’occasione e ho inviato le mie poesie - continua la poetessa. - Alcune sono proprio haiku (forma di poesia giapponese che predilige testi brevi utilizzando linguaggi sensoriali per raccontare sentimenti o immagini, ndr.). Poi mi hanno contattato per pubblicare le poesie in un libro che fa parte di una collana, “I poeti di via Margutta”, e ho accettato. La casa editrice ha anche realizzato per me una videopoesia e un app dove sono a contatto con altri poeti. È davvero una bella esperienza».
Nel libro Rosanna viene presentata come un’autrice la cui «intensa arte poetica ruota attorno al concetto di vuoto che, come un filo rosso indissolubile, lega ogni verso danzante. La poetessa - si legge nell’introduzione - con esperta mano, racconta del percorso di vita che conduce l’essere umano a diventare vuoto, vuoto di sete, vuoto di desideri, vuoto di sogni, vuoto di gioia e di dolore, e ne tratteggia i contorni con esimia consapevolezza e con coraggiosa intimità»

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